Esiste anche la dottoressa Kousmine, o meglio, è esistita. Di origine russa, morta nel 1992, si è occupata principalmente della relazione esistente tra cibo e patologie degenerative mettendo a punto un vero e proprio metodo basato su un'alimentazione naturale, sull'igiene intestinale, su supplementi nutrizionali ( quando necessari proprio...), sull'equilibrio acido basico e sulla cura con particolari vaccini.
Essa consigliava l'utilizzo di cibi integrali, non additivati ( biologici o biodinamici), sostenendo che gli additivi chimici producono tossine e che gli alimenti raffinati son privi di energia vitale.
Lei non era vegana, ma dal suo ricettario ho trovato qualcosa che fa anche al caso mio!
La scorsa settimana ho provato un suo dolce, molto semplice, la farinata di farro, con uvette e nocciole.
Vi lascio la ricettina, nel caso decideste di sperimentare, è semplice e golosa:
125 gr. farina integrale di farro bio
1 cucchiaio e mezzo di miele
330 cl di acqua
2 cucchiai di uvetta
50 gr di nocciole
2 cucchiai di olio evo
un pizzico di sale
Stemperate acqua, farina, sale, olio e miele. Lasciate riposare almeno un'oretta. Ungete una teglia larga con pochissimo olio di oliva, versatevi il composto, cospargete la superficie di uvetta e delle nocciole tritate. Infornate in forno a 230° per 10 minuti e a 200 per altri 10 fino a che la superficie sarà ben colorata. E' buono servito caldo, ma anche freddo è delizioso.
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