venerdì 31 gennaio 2014

Rivisito i FALAFEL

I falafel son delle polpette arabe, a base di legumi, fave, ceci, fagioli, con spezie tra cui il cumino,il  coriandolo, l' aglio, e poi fritte.
Ecco, ieri sera mi sono cimentata nella loro preparazione, rivisitandola ( stavolta ho tralasciato l'aglio...) e soprattutto realizzandoli nella versione light in forno.
Il risultato è stato positivo, di certo replicherò!


Ricetta per circa 15 falafel:
100 gr. di quinoa biologica
200 gr. di acqua
200 gr. di fagioli cannellini bio
200 gr. di ceci bio
1 cucchiaino di cumino
sale, pepe
una manciata di prezzemolo tritato
1 carota bio
1 porro bio
1/2 finocchio
Olio evo bio
farina di ceci

Fare cuocere la quinoa finchè non si assorbe tutta l'acqua con una presa di sale grosso integrale.
Nel frattempo tritare nel mixer la carota, il prezzemolo, il porro, il mezzo finocchio, i fagioli e i ceci.
Mettere tutto in un recipiente e mescolare con sale, pepe, e cumino.
Dopodichè, quando la quinoa sarà pronta, metterla nel mixer e tritarla. Aggiungerla al composto e mettere il tutto in frigo per mezzora.
Trascorso il tempo, accendete il forno a 180° gradi, prendete una teglia dove avrete distribuito l'olio di oliva, formate delle palline non troppo piccole che impanerete nella farina di ceci.
Distribuire le polpette sulla placca forno e infornare per circa mezzora, girando le polpette quando dorate circa a metà cottura ( in caso alzate la temperatura  a 200°).
Buon appetito!

martedì 28 gennaio 2014

Ape vegan

In questi giorni di rinuncia, mi rendo conto che faccio di tutto per sostenere il mio palato in modo diverso. Ed il salato è il gusto che prevale.
Ieri sera la coccola è stata con crackers e patè....Ma tutto rigorosamente sfornato e preparato da me!
Lascio la ricettina dei crachers, magari sperimenterete anche voi!


Crackers:
300 gr di farina integrale ( o anche di farro, diventano più croccanti)
1/2 cucchiaino di paprika dolce
2 cucchiaini di curcuma
due prese di sale
erbette a piacere ( io stavolta ho messo solo il rosmarino)
un po' di pepe
due manciate di semi di sesamo
70 gr di olio evo
50 gr di acqua ( circa ma vedete un po' quando l'impasto è bello morbido)
50 gr di vino bianco
Lasciate riposare il composto ottenuto x 15 minuti, poi stendete sottile e tagliate con la rotella dei cubotti.
Infornate a 180 ° per 15/20 minuti
( ispirazione dal sito www.greenme.it)

sabato 25 gennaio 2014

Il "Dolce" è sovrano

In questi giorni ho fatto un "fioretto".
Rinunciare per ben 30 giorni ai dolci.
Ma chi me lo fa fare, vi chiederete.....E' periodo di frittelle, di crostoli, la mamma mi tenta preparando la tenerina, il tiramisù......Ed io soffro senza accontentare il mio palato.
Si, ci provo perché scopro ogni giorno di più come le scelte alimentari sono collegate a tutti gli altri settori della nostra vita.
Scopro che se fatico a mangiare un alimento e mi sforzo invece per farlo , rinforzo anche la mia capacità di accettare le esperienze che la vita mi pone davanti.
E' un lavoro, a volte difficile, ma chi ama mettersi alla prova ed evolversi in qualche modo...Beh, di certo dopo questo tipo di esercizio sarà fiero di sé stesso.
Ho voluto però rinunciare al mio gusto prediletto, il DOLCE.
Sin da piccola ho sempre avuto un'attrazione smodata per lo zucchero, scopro poi che deleterio, quindi riduco...E divento appassionata di cucina vegana, che lo zucchero ( se fatta bene...) manco lo vede col binocolo. Mi rendo conto che non è tanto il gusto esageratamente dolce che fa la differenza. I dolci sono buoni anche dolcificati con la frutta secca, con il malto, quindi dov'è l'inghippo? La mia testa a cosa è affezionata? Solo ed esclusivamente alla visione della dolcezza che una torta può contenere, sete di affetto, di coccole, (che molte volte non riusciamo a ricercare all'esterno di noi stessi, quasi volessimo arrangiarci in tutto, senza chiedere mai all'altro ) che però riesco a farmi comunque anche con queste modifiche alle ricette.
Forse anche di più, perché son coccole senza sensi di colpa.
Il dolce lo amo anche perché sento di averne bisogno nella vita per affrontare i cambiamenti, le trasformazioni. Il dolce in medicina cinese è legato all'elemento Terra che si trova al centro degli altri 4 elementi . E' l'elemento della riflessione, della stabilità, della solidità.
Ma quando non è in equilibrio, ecco che tutto inizia a stagnare. Pensieri circolari, rimuginazioni,  blocchi, anche fisici......Col dolce riesco ad aiutare la trasformazione, permette il rilassamento, l'armonia.
Quanto di ciò che viviamo a livello mentale intacca il nostro corpo? TUTTO.
Si, tutto. La nostra parte spirituale inizia a percepire il disagio, passa al nostro mentale, alla nostra parte emozionale, ed ecco che alla fine i nodi vengono al pettine sul nostro piano fisico. Il nostro corpo non mente mai, tutto ciò che non digeriamo, che non accettiamo, non eliminiamo, non assorbiamo, torna là, come un boomerang. Nel nostro corpo, nella nostra parte più concreta.
Ma tornando al dolce per aiutare anche i momenti di trasformazione intendo il dolce naturale, i cereali, non certo i bignè!
Io  per esempio, sono una persona che fatica ad adattarsi alle esperienze della vita.
Accettare, cambiare, è sempre così complicato....Nell'ultimo periodo le difficoltà si stanno riducendo. Le preoccupazione sono sempre meno mie alleate, e il senso di pace fa sempre più parte delle mia persona.
Per soddisfare il mio inizio di giornata con un'ottima colazione, oggi mi son preparata un frullato denso di mela, con latte di soia, cannella e mandorle. Sopra, una bella spolverata di cannella e qualche seme di girasole e di lino. Et voilà!
Buona giornata!






giovedì 16 gennaio 2014

Pause rinfrancanti....

" Ho deciso
di perdermi nel mondo
anche se sprofondo
lascio che le cose
mi portino altrove
non importa dove
non importa dove..."
E' da ieri che ho in testa questa bellissima canzone dei Bluvertigo.
In passato li ho prima odiati, poi amati, ora alle volte mi risuonano in testa e mi accompagnano per intere giornate. Fatto stà, che questa frase me la sento cucita addosso in questi giorni....
Son giorni di passaggio, giorni in cui vedo il mio passato scorrere via, e venire proiettata in un presente ( e futuro ) diverso....
Allora, siccome tra un impegno ed un altro non riuscirei a sfogare la mia creatività sulle tele come in passato, mi dedico alla cucina vegana, che mi sta dando tantissime soddisfazioni!
Oggi per la merenda mi son preparata i cookies vegani,  e il risultato è molto vicino all'originale!


Per circa 20 Cookies:

2 tazze di farina integrale biologica
mezza tazza di mascobado ( o zucchero integrale)
mezza tazza di olio di riso
2 cucchiaini di lievito biologico
mezza tazza di gocce di cioccolato
cannella a piacere
1 cucchiaino di caffè
una bustina di vanillina
circa mezza tazza di acqua
Accendere il fuoco a 180°, mescolare tutti gli ingredienti secchi e poi aggiungere i liquidi. Mettere nella teglia da forno carta forno e formare delle palline ( schiacciandole un pò ).
Infornare per 15 minuti.....E servire!
Accompagnati ad un tè caldo o ad una tazza di latte di riso, sono una delizia!


venerdì 10 gennaio 2014

Dolcezza e tenerezza vegan

Oggi è una giornata ( come tante ) dedicate allo studio.
Ma non riesco a nutrire solo il mio cervello.....La camminata in mezzo alle campagne del mio piccolo paese mi ha aiutata a distendermi, a svuotare la mente ( non troppo, che non si sa mai..), ascoltando i pochi uccelli, i pochi guaiti in lontananza....Adoro questa fredda e umida solitudine.
Però, quando torno tra le mie calde mura domestiche, sento desiderio di coccolare il mio stomaco..E cosa c'è di meglio di un buonissimo dolce, naturalmente vegano?
Si, ormai da un pò sono ( quasi completamente) vegana. E non avrei mai pensato a quante leccornie si possono comunque cucinare anche così!
Vi lascio la ricetta, magari decidete di provarla, e vi assicuro che vi sorprenderà!

Ingredienti:
200 gr. di Farina di farro
50 gr. di fecola di patate
1/2 bustina di lievito biologico
100 gr. di cacao amaro
100 gr. di farina di cocco
140 gr. sciroppo di riso
120 gr. olio di riso ( o di mais)
220 gr. di acqua

Prendere tutti gli ingredienti secchi e mescolateli a quelli liquidi.
L'impasto dovrà risultare morbido. Trasferite il tutto in una teglia rivestita con carta forno e ponete in forno a 180° per 40 minuti. Sfornate la delizia!
E.....Buon appetito!

mercoledì 8 gennaio 2014

Scelgo la salute

Oggi ho deciso che "La natura nel cassetto" è troppo selettivo per ciò che sto vivendo ora.
Il cassetto si è aperto, anzi, è esploso, portandomi dritto in altre strade, consegnandomi altre idee, altre consapevolezze.
Stamattina ragionavo sul tema della sperimentazione animale, così denigrata da noi animalisti.
E su come gli animalisti vengono denigrati da chi dice di intendersi di scienza.
Quindi? Dove sta la verità?
In passato avrei detto di certo che il mio (e non solo) punto di vista fosse quello corretto, senza ombra di dubbio. Oggi, anche se in cuor mio la penso ancora così, sono disposta a cercare una verità nel mezzo. Una verità che mi faccia credere che per alcuni casi difficili, speciali, la sperimentazione animale, forse, si dimostra utile.
Ma la mia vita si fonda su principi diversi. Sulla certezza che per produrre salute ci devo mettere del MIO, e non affidarmi al caso e poi decidere che col farmaco sperimentato sul povero animale la ritroverò.
Produrre salute significa vivere in un determinato modo.
Significa fare innanzitutto scelte che non ledano l'altro, uomo o animale, non ha importanza. Ricordiamoci sempre che come è nel piccolo, così è nel grande, microcosmo come macrocosmo.
Consapevoli di questo, potremmo anche decidere che mangiando in un determinato modo la salute probabilmente sarà dalla nostra parte, e magari anche pensando in un certo modo.
Ecco, i pensieri, questi sono sempre difficili da gestire, e carichi di responsabilità per la nostra ipotetica mancanza di salute.
Pensieri, emozioni, ansie, insoddisfazioni, paure.....
Forse se ogni giorno ci impegnassimo a responsabilizzare noi stessi per ciò che stiamo raccogliendo, se riuscissimo a sostenere una febbre senza ingozzarci di medicine, se riuscissimo a sopportare i dolori, a fermarci quando necessario dalla nostra folle corsa verso il successo, la fama, o chissà altro...Beh, riusciremmo a produrre un'estrema salute, per noi e per il mondo.
Meno richiesta di farmaci, meno sperimentazioni sugli animali.
Meno richiesta di carne, meno allevamenti intensivi.
Meno richiesta di pellicce, meno allevamenti di pellicce.
Più uova biologiche, più permettiamo anche alle galline di vivere meglio.
Più controllo sul packaging del cosmetico che decido di acquistare, meno sperimentazione animale per un mascara, o un ombretto.
Non è così difficile o impossibile. Basterebbe seguire il cuore e partire da noi, sapendo che possiamo scegliere e che, davvero, la nostra scelta condizionerà la nostra vita e quella degli altri.
Le scelte costruiscono la nostra società, e molte scelte sbagliate hanno costruito il mondo in cui viviamo. Ora sta a noi decidere di renderlo migliore.
Tutto ciò ci permetterebbe di ottenere un bel po' di benessere. Perché se sò che il mio modo di vivere non comporta sofferenza all'altro, sarà un gran bel modo di esistere.
Crisi compresa.