mercoledì 19 dicembre 2012

banana versatile

La carrellata dei tessuti più inusuali e particolari continua, oggi con le fibre di banano.
Dalle foglie e dalla corteccia di banano si riesce a ricavare tessuti resistenti e assorbenti. Gli scarti di banane sono bolliti per produrre fibre di diversa consistenza e morbidezza.

Con le fibre esterne si riesce a produrre un tessuto resistente, simile al cotone, utilizzato soprattutto per le tovaglie.
Le fibre più interne invece sono utilizzate per tessuti più leggeri, come il kimono e il kimishimo.
A quanto pare seta e cotone sono più costosi e di maggior impatto ambientale.
Esiste anche un marchio di intimo uomo australiano, AUSSIEBUM,  che ha sfruttato questa fibra per realizzare una nuova linea di intimo.

Il tessuto è lucido, resistente, assorbe l'umidità ed è leggero. Quindi tenacità e resistenza insieme.
Alcune aziende americane si sono specializzate in tappeti e tessuti d'abaca, fibra di banano fatta a mano nelle Filippine.
Gli scarti agricoli e le fibre di banano abbondano nelle Filippine, e il loro utilizzo si è allargato, dal solo utilizzo per zerbini, vengono utilizzati sia nell'arredamento che nell'abbigliamento ecologico.
Se volete dare un occhiata a questo marchio di intimo da uomo, soprattutto per noi donzelle, credo ne valga la pena! www.aussiebum.com
Segnalo inoltre l'utilizzo della buccia di banana in altri ambiti, come per esempio per la pulizia delle scarpe, o per lucidare l'argenteria. Infatti il potassio in essa contenuto riesce a catturare le particelle di sporco!
In Brasile invece si è scoperto che il frullato di bucce di banana permette di purificare l'acqua contaminata da metalli pesanti. Infatti le tecnologie attuali sono costose e utilizzano solventi mentre il filtro di banana è economico e può essere usato molte volte, quindi è un ottimo sostituto!
Inoltre, sempre in Brasile, si è scoperto che dalle banane ed altri frutti tropicali si può ricavare una plastica resistente ed ecologica, che avrà utilizzo in campo automobilistico per i paraurti e cruscotti.
Come sempre, la natura ci da degli strumenti, sta a noi avere la curiosità e la costanza per scoprire come utilizzarli .

domenica 11 novembre 2012

Ecco a voi...la perla nel tessuto...

Eccoci arrivati ad un'altra nota dolente, come quella del latte.
Esiste un nuovo tessuto ricavato dalle PERLE.
Si, proprio da loro, quelle " strutture sferiche costituite essenzialmente da carbonato di calcio deposto in strati concentrici e prodotta dai tessuti viventi in particolare dal mantello dei molluschi, come le ostriche" ( definizione Wikipedia).
Sembra che questo "innovativo" tessuto di perla, si produca attraverso un processo altamente raffinato. La polvere della nano perla viene filata insieme alla fibra di cellulosa e forma un velo omogeneo sulla superficie della fibra.
Indossare il tessuto di perla, grazie proprio al carbonato di calcio, ci permette di avere un'azione anti UV costante. Essendo la polvere di perla poi distribuita sia all'interno che all'esterno della fibra, il tessuto è morbidissimo, vellutato, e si distingue per il gran nutrimento che da alla pelle ( ma questa cavolo di pelle, non è magari si nutre anche da sola?...),e per la buona gestione dell'umidità.
E quindi...ci risiamo, no?
Ragionando, e chiedendoci come al solito se necessaria, da donna ammetto che potrebbe sembrare appetibile indossare un tessuto così.  Poi credo però necessaria una valutazione un pò più profonda, che permetta di far crollare la necessità nelle donne di essere sempre così pateticamente attratte da tutto ciò che richiama morbidezza e raffinatezza.
A parte questa considerazione, immaginiamo ( correttamente ) che per estrarre le perle alle ostriche, beh, esse muoiano ( non sempre, ma comunque vengono poi risfruttate per altre perle, o per i ristoranti, e la è veramente la fine... ).
Quindi, non credo che il mercato delle perle verrà mai meno per l'utilizzo nelle collane, ma perlomeno che allevamenti per ricavare la fibra non prendano troppo piede, o addirittura, vengano eliminati, è una mia speranza.
Quindi, se ci capiterà di trovare questo morbidissimo tessuto con la polvere di perla nei negozi, ricordiamoci che dobbiamo resistere alla tentazione, e acquistare maglioncini eticamente più rispettosi.
La perla serve ai molluschi, non a noi, e soprattuto ricordiamo che loro non muoiono quando se la producono.
A quante informazione siamo soggetti.....Ragioniamo sempre e solo con la nostra testa, ricordiamocelo sempre!


mercoledì 24 ottobre 2012

Verde: colore sempre di moda!

Per continuare il discorso fatto nel post precedente, indico altri personaggi "famosi" che hanno preso coscienza adottando metodi ecologici non inquinanti per le loro collezioni o per i loro acquisti.
Stella McCartney ad esempio produce solo abiti non ricavati da prodotti animali e utilizza tessuti riciclabili e derivanti da agricolture biologiche.

Livia Giuggioli, per continuare, moglie di Colin Firth, non fa un passo ormai senza indossare un abito riciclato e totalmente vegetale spesso ideato da Jeff Garner.
In Francia, Isabelle Autissier e Serge Orru, rispettivamente presidentessa e direttore generale di WWF France, hanno lnciato un appello agli stilisti francesi e non solo, richiedendo più rispetto per l'ambiente con l'utilizzo di tutti i materiali per le loro collezioni, dalla creazione dei tessuti al più piccolo particolare dei capi, come ad esempio i bottoni.
Infatti se si considera l'inquinamento prodotto dalle case del fashion, ci sarebbe  da mettersi le mani tra i capelli, specie per quel che riguarda l'inquinamento delle acque.
Quindi sembrerebbe che il mondo della moda si stia, seppur lentamente, adeguando alla forza della Natura. Sta ora anche a noi consumatori finali scegliere nel miglior modo possibile, valutando anche queste caratteristiche di un capo, che fino a poco tempo fa magari non ci toccavano. Il mondo ha bisogno di noi, anche col rispetto nei suoi confronti con quello che indossiamo!

lunedì 8 ottobre 2012

Stile GREEN

E' bello, sempre più bello e rassicurante, pensare che la sensibilità per l'ambiente si sta facendo più forte: da una parte continuiamo a distruggere..... ma dall'altra, molte coscienze si svegliano e si rendono conto di quanto siamo un tutt'uno con il mondo, con gli animali, con le piante, e di quanto comportandoci come dei vandali, veniamo ritenuti ospiti indesiderati.
Facciamo in modo che le coscienze sia del popolo faunistico, che del popolo floristico facciano pace con le nostre, ed imparino ad avere più fiducia nell'essere umano!
Una bella iniziativa è anche quella che sta prendendo piede nella moda.
Jeff Garner, ad esempio, è uno stilista cresciuto in una fattoria nel Tennesse, ed ha cercato fin dagli esordi di trovare un modo alternativo per confezionare abiti nel totale rispetto dell'ambiente.
Personalità come il regista Cameron e sua moglie Suzy credono in lui, ed anche Livia Giuggioli, moglie di Colin Firth, quest'anno ai Golden Globe lanciato l'etichetta dello stesso stilista PROPHETIK, indossando un abito fatto di "seta della pace", cioè con seta proveniente da vermi che non vengono uccisi e tinto con le piante che lo stesso Garner cresce nelle sue terre.
Credo che questo modo di lavorare debba far capire a tutti noi di come nulla è impossibile da attuare, e di come, rendendosi conto di quanto materiale venga sprecato e del livello di inquinamento prodotto dall'industria dell'abbigliamento, si debba aprire gli occhi ed obbligarsi in tutti i modi a rispettare ciò che ci circonda.
Bravo Jeff!

lunedì 13 agosto 2012

L'anticellulite...è un tessuto?

Sono un pò scettica, lo ammetto....però, già ne avevo sentito parlare,e nell'ultima edizione della fiera Interfiliere di Parigi ho toccato con mano il tessuto ANTICELLULITE.
Ormai proposto da differenti aziende, NUREL ( azienda spagnola ) lo propone come novarel slim, una microfibra che contiene principi attivi per combattere anticellulite e grassi corporei....
Grazie alla tecnologia della microincapsulazione, con la quale i principi attivi vengono inseriti e rilasciati con frequenza di almeno 100 lavaggi sulla pelle, indossando un capo ci ritroveremo ad avere addosso una combinazione dei migliori principi attivi come la caffeina, il retinolo, le ceramidi, la vitamina E, gli acidi grassi  e l'aloe vera.
La caffeina infatti è un ingrediente naturale che attiva la circolazione e distrugge i grassi, presente in moltissime creme contro l'inestetismo della cellulite.
Potrebbe essere anche interessante...Però questo genere di problema potrà essere debellato solo con la costante attività fisica, e un'alimentazione adeguata.
Creme e tessuti comunque possono aiutare, ma di certo solo una vita sana ci farà stare in forma!
Col fatto che siamo sempre più pigri però, cremine e tessutini vengono accolti con grande entusiamo, convinte che senza sforzi otterremo risultati....
Credo che....Andrò a correre....Anzi, oggi no, non per pigrizia, ma per impossibilità fisica...ma tra un pò lo farò di certo...Farà meglio di pomatine e coulotte, al corpo e alla mente....

giovedì 19 luglio 2012

Le virtù del MARE

Col mare ho da sempre un rapporto contrastante: mi incuriosisce, ma lo spavento che scatena in me ha sempre superato tutto, quindi l'ho sempre osservato da lontano, molto lontano..con invidia per le persone che riuscivano ad avere un'ottimo legame con lui... Purtroppo, non è mai riuscito a convincermi che posso fidarmi di lui ciecamente...


Ora finalmente però ho imparato a nuotare...e caspita, sono convinta che i nostri rapporti progressivamente miglioreranno! Lo desidero ardentemente, quindi sarà così, e sarà lui stesso ad aiutarmi.
Nonostante il mio osservare in maniera "guardigna" la sua immensità, la sua forza e tenacia, ho sempre approfittato di un prodotto che ci dona con grande altruismo: le ALGHE.
Esse sono veramente un toccasana, per dimagrire, per gli inestetismi della pelle, ma anche in cucina sono una fonte inesauribile di proteine, aminoacidi, vitamine, sali minarali, e si possono considerare tra gli alimenti più completi che la natura ci dona.




Ma non è finita qua: ci possiamo anche vestire con esse.

Udite udite: i tessuti che contengono alghe proteggono dai raggi UV, dai batteri, sono antifiammatori e anticongestionanti, combattono i radicali liberi, tonificano e stimolano la circolazione sanguigna!
In più la pelle risulta idratata perchè assorbe le vitamine e i sali minearli contenuti nella fibra...che dire? Un portento!
Si possono lavare tranquillamente in lavatrice, come il cotone, quindi nessuna particolare precauzione, a parte la consapevolezza che i benefici non dureranno in eterno, ma comunque per parecchi lavaggi!
Chiaramente anche questo è un tessuto che potremmo trovare nell'intimo ( non trovo che in molti approfittino di queste innovazioni..) e nei capi d'abbigliamento sportivo.
Se volete curiosare per saperne di più, consiglio il libro di LUCA FORTUNA  "LE ALGHE", e una cappatina nel sito della'zienda toscana FORDIANI, che di tessuti se ne intende!

lunedì 16 luglio 2012

Bere latte o indossarlo? Questo è il dilemma......

Oggi voglio parlare di latte! Quando si pensa al latte si pensa ad un alimento che ricorda l'infanzia, qualcosa di genuino, che fa bene, bianco come la purezza....Beh, ormai nella società questo "mito" è stato abbastanza sfatato....Quasi tutti noi abbiamo sentito mettere in discussione l'importanza del bere latte, e questo perchè se ci si pensa anche in modo superficiale, si arriva subito alla conclusione che siamo l'unico animale che continua nella propria vita a nutrirsi di latte, quando per tutti gli altri non accade...il latte si beve da cuccioli, e solo quello della propria mamma....non è abbastanza innaturale che un essere umano si nutra col latte di una mucca? Cosa diventeremo poi?? Dei giganti?? E ci pensiamo mai alle mucche? Ed  ai vitellini? Produrre latte è una macchina crudele...Le mucche per produrre latte devono partorire in continuazione, e i vitellini vengono spesso uccisi per la carne. In più gli allevamenti hanno impatti ambientali devastanti, senza dimenticare il fatto che fa male alla salute perchè per smaltire le proteine animali il nostro organismo sottrae calcio alle ossa.
Ricordiamoci che la maggior fonte di calcio per il nostro corpo è in realtà la verdura, che non ha il colore delle ossa come il latte, ma le aiuta molto ma molto di più!


Lavorando nel settore dell'intimo mi sono ritrovata a scoprire qualche tempo fa il tessuto derivato dalla caseina, sostanza che si ricava durante il ciclo di lavorazione del latte.
Mi sono soffermata per cercare di capire se veramente potrebbe essere una cosa interessante, nonostante la mia avversità nei confronti del liquido bianco incriminato...
Già nell'antichità infatti le donne della nobiltà romana facevano il bagno nel latte, essendo ricco di proprietà benefiche. Oggi si scopre che il tessuto al latte contiene 17 aminoacidi che servono per nutrire e curare la pelle, contiene sostanze che la rendono morbida e liscia, ha proprietà igieniche, visto che il suo potere batteriostatico supera il 99%, è confortevole e permeabile, avendo la capacità di condurre l'umidità.
Per quel che riguarda le caratteristiche visive e tattili della fibra, che da quello che si racconta sembra essere morbidissima, lucente e simile alla seta, io ho qualche perplessità, visto che a mio parere è molto simile ad un cotone lucente, nulla di più...
Mi ritrovo a interrogarmi se è veramente tutto vero....questo latte che dentro fa così male, è possibile che sulla pelle faccia così bene? E se anche così fosse, è necessario? Oggi, nel 2012....è veramente necessario dover utilizzare il tessuto con il latte? Non è comunque già sfruttato all' inverosimile?
Credo che dovremmo veramente riflettere, prima di tutto per le mucche, per i loro piccoli, per il nostro ambiente...e di conseguenza per noi, come popolazione che continua a dipingersi "civilizzata".
Diamo prova che sia veramente così, abituandoci a cambiare le nostre radicate abitudini.

lunedì 11 giugno 2012

Minorca : natura selvaggia e incontaminata

Mi rendo conto che questo blog non è la "sede" più adatta per descrivere un luogo di vacanza....ma sinceramente, per il bene che mi ha fatto alla mente, al cuore, al corpo....non posso fare a meno di dedicarle due righe...
Sapevo cosa cercavo...e devo dire che non sono rimasta delusa...Minorca è un'isola in cui la natura troneggia su tutto, incontrastata. E questa è la sensazione che vivi giorno per giorno assaporandola. Le spiagge, tutte da scoprire dopo percorsi anche complicati, camminate sotto il sole che ti permettono di approdare in magnifiche cartoline, ogni giorno diverse ( una settimana diventa veramente poca volendola scoprire tutta). Natura, natura e natura, verde con tutte le sue sfumature...Il mare con i suoi turchesi, azzurri, acquamarina, è una tavolozza di colori inebrianti...I profumi...Annusare, riempirsi i polmoni di aria salmastra, di fiori, di piante....I paesini di pescatori...Di un bianco accecante, senza grosse pretese, ma una delizia per gli occhi...ci serve tutto quello che abbiamo nella nostra società? Tutto quello che ricerchiamo, sempre con maggiore convinzione che sia necessario...La risposta è sempre più chiara...Lascio un assaggio visivo...Per fare stare bene...

martedì 22 maggio 2012

Vestiamo la t-shirt!

Idea molto carina: t-shirt interattive, che danno attenzione all'ambiente....Il concept originale di Lotty Dotty nasce da un ricordo d'infanzia, dai giochi con le bambole, che accomuna le tre creatrici del marchio francese.
Il velcro delle silhouette femminili stilizzate sulle magliette, e sulle borse abbinate, permette di cambiare a piacere il look di queste "bambole da indossare", vestendole con abiti carinissimi in miniatura, disegnati da giovani stlisti emergenti.
Quindi si può cambiare maglietta senza ingombrare troppo l'armadio e con un occhio di riguardo per l'ambiente e l'esagerato consumismo....

domenica 20 maggio 2012

T-SHIRT IN LATTINA

"My organic t-shirt" è un giovane marchio parigino, nato nel 2006 da Aurélien Dahan, oggi affiancato dalla designer Rico Naia, che offre t-shirt, intimo uomo e donna e calzetteria dai colori accesi e brillanti, in cotone organico presentati in lattine design di metallo riciclato. Idea originale e 100% ecosostenibile!
www.myorganictshirt.com

lunedì 30 aprile 2012

Ricicliamo i foulard di seta

Avete presente quelle mascherine per coprirsi gli occhi mentre si dorme? Quelle che si usano in aereo...o anche a casa...se avete una cameretta con lucernario sprovvista di tende oscuranti ( tipo me..)??
E i cerchietti che si usavano soprattutto quando eravamo ragazzine?
Ecco, esiste un brand di Milano, Sophia Micol, che utilizza gli avanzi di foulard rigorosamente di seta, di aziende di Como (e Como, si sa, è la regina della produzione di seta in Italia ) che altrimenti sarebbero destinati al macero, e crea con questi cerchietti, mascherine da letto, fasce, spille.
Vengono confezionati rigorosamente in Italia, e possono regalare un tocco di originalità alla vostra vita, alle vostre serate, nella quotidianità e anche al vostro riposo!!

Li trovo veramente simpatici, eleganti ed originali, anche se il prezzo forse è un pò troppo alto...Ma per un'occasione particolare, di certo ravviverebbero il nostro look!
Naturalemnte parlo di fasce, cerchietti e spille...perchè per quel che riguarda le mascherine...Beh...perchè non essere chic anche durante la notte??
Per info e acquisti:
info@sophiamicol.eu
www.facebook.com/SophiaMicol

venerdì 27 aprile 2012

I profumi della Maremma

Da poco ho scoperto dei profumi naturali speciali. Credo che le profumazioni erboristiche e le acque profumate, siano degne di nota, alle volte molto di più dei profumi dei grandi marchi che troviamo in profumeria.
Nella mia erboristeria preferita, ho scovato delle profumazioni di Dr. Taffi che utilizzano erbe officinali e principi attivi prevalentemente originari della flora dell'alta Maremma toscana, utilizzando piante di provenienza da raccolta spontanea o da coltivazioni biologiche rigorosamete controllate.
Ne segnalo alcuni, perchè il repertorio è vermente vasto, e merita di essere "assaggiato" tutto!!
Quelli che hanno stuzzicato maggiormente la mia curiosità sono i profumi che mescolano l'utilizzo di fragranze a tessuti.
Quello che preferisco è il LINO col TE' BIANCO, il quale avvolge con la delicata freschezza di un velo di lino, con la scia genuina del te bianco, con l'aggiunta di un nucleo agrumato di mandarino, limone e bergamotto.
Meraviglioso è anche il profumo YUTA-ZENZERO, molto deciso, e la sicurezza dello zenzero viene esaltata dalla rosa di Turchia, con fiori d'arancio e gelsomino che si celano in un intreccio di yuta.
E per avere delle profumazioni ancora piccanti, si può provare il JEANS-PEPE BIANCO, dove dai cristalli di pepe bianco nasce un profumo speziato di freschezza con note di gelsomino d'Egitto. Ha un cuore corposo e etnico di ylang-ylang che apre una sinfonia di muschio bianco ed ambra, familiare come un paio di jeans.
Altre fragranze interessanti e inebrianti sono CANAPA-PEPE NERO (mandarino, bergamotto, pepe nero, rosa, mughetto cuore di rosa e iris), COTONE-MUSCHIO BIANCO ( muschio bianco e mughetto), KENAF-KARKADE', SATIN-PERLA ( burro di karitè, aloe, olii essenziali e di oliva, malva, estratto di camelia, mela, arancia amara), SETA-FIOR DI LOTO ( note fruttate e floreali).
Altre profumazioni interessanti sono le mescolanze tra piante aromatiche e i vini, come TABACCO-SAUVIGNON, dove si intersecano il gusto limpido ed armonico del Sauvignon toscano, con pompelmo, cedro e tabacco, con la sua essenza rilassante e aromatica, per poi unirsi ancora al mandarino, alla lavanda del Monte Bianco, e all'ambra vanigliata.
E per finire, il MERLOT-ROVERE ( vite, gelsomino toscano, limone, pepe d'India, merlot), e la SANGRIA-DRAGONCELLO ( sangria fruttata, cedro, sandalo, limpido dragoncello,muschio bianco, ambramandarino mediterraneo e artemisia).
Ora, non resta che provarli tutti!

venerdì 13 aprile 2012

....tessuto ai cereali?

Io adoro i cereali....orzo, farro, avena...da soli mangiati come primo piatto, o mescolati a biscotti e quant'altro...ne vado matta!
Da poco ho scoperto, grazie ad una ditta di tessuti di Prato, che dai cereali misti si può ottenere anche una fibra tessile. Magia?? Affatto.
La fibra di Rose ( così si chiama ), deriva da una proteina rinnovabile, presente nei cereali. Si può considerare come l'unica fibra "Attiva" poichè i suoi 18 aminoacidi hanno effetti benefici e salutari sulla pelle.
E' morbida ed assorbe l'umidità, è naturale ed ecologica perchè la sua composizione è biodegradabile naturalmente.
Essendoci cellulosa, troviamo morbidezza e flessibilità che fa assomigliare questa fibra a quella del cachemere.
Ha inoltre, come il bamboo, il vantaggio di avere un eccellente protezione ai raggi UV, ed inoltre assorbe i raggi infrarossi nell'ambiente migliorando la circolazione del sangue ( certificata dalle organizzazioni internazionali).
Ultima caratteristica, ma non meno importante, migliora la funzione dei globuli bianchi, garantendo una buona attività antibatterica.
Sto osservando dei jersey con composizione 100%fibres protein rose, e ammetto che non smetterei più di maneggiarli, data la morbidezza e la lucentezza.
Quindi.....Vestiamoci di cereali!

martedì 3 aprile 2012

tessuto al bamboo....freschezza sulla pelle

Il bamboo è una bellissima pianta originaria della Cina. Cresce però anche in gran parte dell'Asia, in America, in Africa e Oceania, mentre non cresce spontaneamente in Europa.
Può avere differenti dimensioni, va dai 15 cm. ai 50 metri di altezza e può crescere 1 cm. al giorno!
La trovo una pianta affascinante e curiosa, si pensi che per i cinesi è simbolo di lunga vita, mentre in India è simbolo di grande amicizia.
Oltre ad essere una pianta ornamentale per la casa, essendo molto resistente ed ecologico, il bamboo è adatto agli usi più disparati.
Da qualche tempo viene utilizzata anche nell'abbigliamento. La sua fibra naturale, ecologica ( per farla crescere non servono pesticidi ed è completamente biodegradabile), fa traspirare benissimo e conserva il calore del corpo, donando sensazioni di freschezza e relax.
Consiglio di usare capi con percentuali di bamboo soprattutto nelle giornate più calde ed afose, o per fare sport visto che è in grado di assorbire  e far evaporare il sudore in pochissimo tempo, e di lasciare di conseguenza una sensazione di freschezza e pulito!
Inoltre il contenuto di pectina del miele lo rende salutare per la pelle, oltre che impermeabile ai raggi UV e, grazie ad un bioagente presente nella cellulosa del bamboo è persino antibatterica e deodorante naturale. Ecco perchè molto utilizzato anche nell'intimo.
Il bamboo si è guadagnato l'ingresso nell'industria della moda grazie alla sua grande morbidezza, ai suoi materiali fluenti e per il prezzo decisamente abbordabile, almeno confrontandolo con materiali che danno le stesse sensazioni, come la seta o il cacahemere.
Si dice che i tessuti fabbricati col bamboo siano i più eco-sostenibili. Ricordiamo però che il bamboo dev'essere certificato o reciclato per non mettere in pericolo questa preziosa pianta, già minacciata dallo sfruttamento industriale.


Per curiosità date un'occhiata a questi siti di abbigliamento che utilizzano il bamboo, e altri materiali biologici: www.greenkickers.org e www.bambooclothes.com.
Il bamboo è fantastico anche in fitoterapia, è ricchissimo di silicio che è necessario per i tessuti connettivi e per la formazione di cheratina dei capelli.
Si pensi che il bamboo è ricco di silicio fino al 75%, 10 volte di più dell'equiseto, e viene utilizzato spesso per problemi articolari, per migliorare il trofismo osteoarticolare e come rimineralizzante in caso di fratture, osteoporosi, oltre che per i capelli e le unghie fragili.
Quindi, anche solo una buona tisana di bamboo, che tra l'altro ha un gusto molto gradevole e delicato, è un toccasana e può aiutare le nostre ossa ad essere più resistenti.
Ricordiamoci sempre che la natura ci da risposte a qualunque domanda, basta chiedere!

venerdì 30 marzo 2012

la saggezza dell'ortica non ha confini...


Ricordiamoci che l’ortica è utile per l’estrazione della fibra tessile, ma non solo chiaramente. Anzi, credo sia l'utilizzo più raro... Infatti è un’erba molto ricca di vitamina A, B2, B9, C, K e di sali minerali, in particolare di azoto e ferro, per cui viene molto usata a scopo medicamentoso. L’ortica favorisce un’azione diuretica, mineralizzante, depurativa ed antiforfora.
Le foglie fresche cotte trovano impiego in cucina per la preparazione di alcune squisite pietanze.
Inoltre da essa si estraggono due sostanze coloranti: la clorofilla che viene sfruttata per colorare di verde liquori, cosmetici, medicinali e per tingere tessuti, e dalle radici invece si estrae una sostanza che tinge di giallo.
Raccontare di queste erbe spontanee, così tenaci da sfidare qualunque avversità, così magiche per il loro prezioso utilizzo, ci fa tornare indietro nel tempo....A quando il progresso non era il protagonista indiscusso.....a quando bastava uscire di casa, per ascoltare rumori che già ci facevano del bene....E i profumi che ci inebriavano...La natura era la, incontaminata, pronta ad accoglierci, ad istruirci della sua profonda conoscenza.....Nonostante la nostra vita ora sia circondata dal cemento, se vogliamo ritrovare quella meravigliosa amicizia che ci legava a lei un tempo, basta affacciarsi, e sarà di nuovo pronta regalarci quell'equilibrio che solo in armonia con lei possiamo avere....

mercoledì 28 marzo 2012

la saggezza dell'ortica


Eccomi arrivata qua, a scrivere qualche mio pensiero in questa sorta di diario…L' intenzione è quella di parlare un po’ di natura, e del suo rapporto anche con quello che indossiamo, che di naturale ha sempre meno…Parliamo di tessuti, di natura, di profumi...di vita.
Questi purtroppo sono gli anni della produzione selvaggia, soprattutto nel tessile….dove si è persa l’armonia del manufatto creato in maniera artigianale, generato e coccolato con tutte le accortezze del caso….Ora purtroppo si osserva molto, troppo il prezzo delle cose ( e si sa…con i tempi che corrono…molte volte non si hanno alternative…), ma credo che dovremmo rieducarci…e ricominciare a volerci bene anche con quello che ci mettiamo addosso!
E per cominciare in bellezza, vi parlerò dell’ortica, e del tessuto che si può ottenere ( ma anche da noi?? E chi l’ha mai visto nelle composizioni??) dai cui fusti si ricava un’eccellente fibra tessile,che costituisce una grande risorsa, data la sempre crescente richiesta di tessuti naturali, a basso impatto ambientale. Le specie di questa pianta utilizzate a questo scopo sono diverse.
In Europa, e in particolare in Italia viene utilizzata l'ortica nostrana, (Urtica dioica) un’erba perenne alta fino a 150 cm con fusti eretti e molto robusti. E' l'ortica comune, una pianta infestante che cresce spontanea dalle pianure fino a 700 metri di altitudine. Tutta la parte aerea della pianta è interamente rivestita da peli urticanti che contengono acido formico ed istamina. Le foglie sono cuoriformi di colore verde scuro, i fusti sono forti, quadrangolari e cavi.
Dall’ortica si fabbricano ottimi filati sottili e flessibili che risultano anche forti e tenaci. La fibra di ortica è morbida, resistente e traspirante come il lino, brillante come la seta. E’ una fibra naturale biodegradabile al 100% che possiede anche proprietà antistatiche. Il fusto cavo conferisce proprietà termoregolatrici. La fibra può avere funzioni diverse a seconda di come la si torce. Se viene molto attorcigliata su se stessa, ostruendo completamente la parte cava che trattiene l’aria, la fibra assume caratteristiche simili al cotone. Mentre se attorcigliata poco, l’aria rimane all’interno della fibra e il tessuto che se ne ricava protegge dal freddo come la lana.
Attualmente, in Italia, in base ad un progetto della Regione Toscana, nella provincia di Firenze presso il CNR in collaborazione con il Dipartimento di Farmacia, sono in corso prove sperimentali sulla coltivazione della pianta, sulla fibra e sui processi di filatura. E si stanno provando alcuni metodi di estrazione sia naturali sia chimici.
Ci sono varie testimonianze sull’utilizzo dell’ortica a scopo tessile sin dall’Età del bronzo. Dall’antica Roma all’età napoleonica, molti tessuti venivano fatti con l’ortica. Poi l’uso di questa fibra tessile vegetale venne trascurato per un periodo piuttosto lungo, per essere poi riscoperto nel primo dopoguerra.
Attualmente in Italia stanno tornando i tessuti di ortica o di ortica misto cotone, con i quali vengono realizzati capi di abbigliamento, tappeti, cuscini, rivestimenti interni per auto ecc.
Sono tessuti ipoallergenici ed ecosostenibili, visto che la pianta dell’ortica non necessita di trattamenti chimici per crescere e svilupparsi, e per estrarre la fibra si possono adoperare anche metodi del tutto naturali, senza l’uso sostanze nocive per l’ambiente e per l’uomo. 
Diciamo che però, l'interesse per le fibre vegetali resta scarso.
Troveremo l’ortica anche nei nostri armadi sotto forma di magliette o abiti? Lo speriamo, perché sembra che il risultato sarebbe molto interessante…