I profumi di mele, cannella e zenzero riportano con la mente al freddo dell'inverno, magari alle serate con la neve fuori e noi dentro al calduccio, davanti ad un caminetto, che aspettiamo di sfornare una gustosissima crostata vegan ai profumi che inebriano la casa...Ed ecco che per ritrovare questa atmosfera, vi lascio la ricetta della mia meravigliosa crostata alle mele, per godervi una deliziosa giornata di Santo Stefano.
Ingredienti:
Per la frolla: 500 gr di farina integrale
100 gr. di olio di girasole
100 gr. di zucchero integrale o 120 di malto di riso
1/2 bicchiere di acqua tiepida
una presa di sale
la scorza di un limone
per la crema:
4 mele golden o renette
zenzero in polvere e cannella in polvere ( un cucchiaino ciascuno)
succo di mezzo limone
mezzo cucchiaino di amido di mais
30 gr. di mandorle
a piacere uvette
Rum o altro liquore
Prepariamo prima la frolla mettendo nell'acqua una presa di sale,e poi aggiungendo l'olio, la scorza del limone e lo zucchero, per poi alla fine aggiungere la farina.
Preparare un panetto che poi metterete in frigo per mezzora.
Preparate le mele, togliendo loro la buccia, tagliandole a pezzi e mettendole in un pentolino, aggiungere il succo del limone, la cannella e lo zenzero, e l'amido.
Lasciare cuocere per un pò, finchè le mele non diventeranno morbide e frullatele poi con il minipiner.
Nel frattempo avrete messo anche le uvette in ammollo nel rum per 20 minuti.
Frullare le mandorle non troppo finemente.
Prendere la frolla, stendere due dischi, uno più grande da mettere nella teglia ricoperta con carta forno. Dopo aver steso la frolla, mettete il composto di mele con sopra le uvette e le mandorle tritate.
Coprite con l'altro disco.
Il forno acceso a 170 ° e caldo accoglierà il dolce per circa mezzora.
Sfornate e deliziatevi!
venerdì 26 dicembre 2014
giovedì 18 dicembre 2014
Biscottini vegan sotto l'albero
Si avvicina il Natale, e c'è voglia di dolcezza , di tenerezza, si percepisce nell'aria un'atmosfera diversa, più di pace, più serena, i problemi della vita quotidiana vengono messi un attimo da parte per potersi godere di più il periodo....
E in questi momenti perchè non regalarsi e regalare una coccola vegan, in pace con se stessi e con gli animali?
Allora prepariamo i frollini alo zenzero e cannella, semplicissimi e davvero molto delicati.
Ingredienti per circa 50 biscotti:
250 gr. di farina integrale bio
200 gr. di fecola di patate
100 gr. di zucchero mascobado
1 cucchiaino di lievito
1 cucchiaino di bicarbonato
1 cucchiaino di cannella e 1 cucchiaino di zenzero in polvere
100 ml di olio di oliva
sale
Procedimento:
Mescolare in una ciotola la farina setacciata con la fecola di patate, il lievito, il bicarbonato.
Ricavare un'emulsione miscelando l'olio con 120 ml. di acqua, poi aggiungere lo zucchero, una presa di sale, la cannella e lo zenzero. Mescolare facendo sciogliere lo zucchero. Versare l'emulsione sulle farine e impastare velocemente ( se serve altra farina aggiungerne..). Formare un panetto e lasciarlo riposare 10 minuti.
Fare due cilindretti del diametro di circa 5 cm. e tagliare i biscotti a rondelle larghe a 1 cm. circa. Accendere il forno a 175°, quando sarà caldo disporre sulla teglia ricoperta con carta da forno i biscotti e cuocerli per circa 20 minuti.
E BUON NATALE!!
E in questi momenti perchè non regalarsi e regalare una coccola vegan, in pace con se stessi e con gli animali?
Allora prepariamo i frollini alo zenzero e cannella, semplicissimi e davvero molto delicati.
Ingredienti per circa 50 biscotti:
250 gr. di farina integrale bio
200 gr. di fecola di patate
100 gr. di zucchero mascobado
1 cucchiaino di lievito
1 cucchiaino di bicarbonato
1 cucchiaino di cannella e 1 cucchiaino di zenzero in polvere
100 ml di olio di oliva
sale
Procedimento:
Mescolare in una ciotola la farina setacciata con la fecola di patate, il lievito, il bicarbonato.
Ricavare un'emulsione miscelando l'olio con 120 ml. di acqua, poi aggiungere lo zucchero, una presa di sale, la cannella e lo zenzero. Mescolare facendo sciogliere lo zucchero. Versare l'emulsione sulle farine e impastare velocemente ( se serve altra farina aggiungerne..). Formare un panetto e lasciarlo riposare 10 minuti.
Fare due cilindretti del diametro di circa 5 cm. e tagliare i biscotti a rondelle larghe a 1 cm. circa. Accendere il forno a 175°, quando sarà caldo disporre sulla teglia ricoperta con carta da forno i biscotti e cuocerli per circa 20 minuti.
E BUON NATALE!!
venerdì 14 novembre 2014
Autunno...Piccolo yin
Scopro ogni giorno di più come studiare la medicina cinese mi sia stato utile.
Ogni pensiero così analogico diventa così logico....E per me che combatto ogni santo giorno con eccessi di razionalità, ammetto che praticarla è un'ottima scuola.
Ora per esempio siamo in autunno, la stagione dei primi freddi, della prima neve, la stagione del piccolo yin ( lo yin non è ancora nella sua completezza, lo sarà solo in inverno).
E' la stagione dell'interiorità, ci si sta per fermare e si stanno raccogliendo le energie per permettere che questo avvenga. E' la stagione dell'elemento metallo, e gli organi ad esso collegati sono il polmone e l'intestino crasso.
Non voglio in questa sede soffermarmi precisamente sull'importanza dei 5 elementi, ma solo dare qualche piccola indicazione per poter trascorrere al meglio questa meravigliosa stagione, dai colori così caldi.
L'autunno infatti è anche la stagione in cui ci sono eccessi di muchi, specie se viviamo in zone molto umide!
Quindi è molto importante stare attenti a quanto si beve, non serve bere molto, specie se la nostra alimentazione è a base di verdure, frutta, legumi e cereali integrali.
La verdura è bene sempre scottarla, e riuscire a yanghizzarla ( riscaldarla), i muchi infatti sono dovuti anche ad eccessi di cibo freddo ( latticini, frutta, verdure crude, troppi liquidi e zuppe), e a cibo raffinato ( zuccheri raffinati e cereali raffinati). Quindi via libera al gomasio e alla salsa di soia per salare, e anche all'inserimento di cibi piccanti, come zenzero, ravanelli, daikon, origano e altre spezie non troppo invasive ci aiuteranno a disperdere l'eccesso di muco.
Il compito del polmone è quello di inalare aria pulita e piena di ossigeno e con essa permettere la formazione di un sangue nutriente. E' importante quindi vivere all'aria aperta , e magari perchè no, fare attività fisica la mattina, dalle 5 alle 9 infatti l'energia del polmone è al suo massimo, in modo che la ricarica energetica ci accompagnerà tutto il giorno!
Spero che questi veloci consigli possano aiutarvi a trascorrere la stagione dell'interiorizzazione nel miglior modo possibile!
Ogni pensiero così analogico diventa così logico....E per me che combatto ogni santo giorno con eccessi di razionalità, ammetto che praticarla è un'ottima scuola.
Ora per esempio siamo in autunno, la stagione dei primi freddi, della prima neve, la stagione del piccolo yin ( lo yin non è ancora nella sua completezza, lo sarà solo in inverno).
E' la stagione dell'interiorità, ci si sta per fermare e si stanno raccogliendo le energie per permettere che questo avvenga. E' la stagione dell'elemento metallo, e gli organi ad esso collegati sono il polmone e l'intestino crasso.
Non voglio in questa sede soffermarmi precisamente sull'importanza dei 5 elementi, ma solo dare qualche piccola indicazione per poter trascorrere al meglio questa meravigliosa stagione, dai colori così caldi.
L'autunno infatti è anche la stagione in cui ci sono eccessi di muchi, specie se viviamo in zone molto umide!
Quindi è molto importante stare attenti a quanto si beve, non serve bere molto, specie se la nostra alimentazione è a base di verdure, frutta, legumi e cereali integrali.
La verdura è bene sempre scottarla, e riuscire a yanghizzarla ( riscaldarla), i muchi infatti sono dovuti anche ad eccessi di cibo freddo ( latticini, frutta, verdure crude, troppi liquidi e zuppe), e a cibo raffinato ( zuccheri raffinati e cereali raffinati). Quindi via libera al gomasio e alla salsa di soia per salare, e anche all'inserimento di cibi piccanti, come zenzero, ravanelli, daikon, origano e altre spezie non troppo invasive ci aiuteranno a disperdere l'eccesso di muco.
Il compito del polmone è quello di inalare aria pulita e piena di ossigeno e con essa permettere la formazione di un sangue nutriente. E' importante quindi vivere all'aria aperta , e magari perchè no, fare attività fisica la mattina, dalle 5 alle 9 infatti l'energia del polmone è al suo massimo, in modo che la ricarica energetica ci accompagnerà tutto il giorno!
Spero che questi veloci consigli possano aiutarvi a trascorrere la stagione dell'interiorizzazione nel miglior modo possibile!
domenica 5 ottobre 2014
Crostata alla crema vegan
Ma chi l'ha detto che la frolla deve contenere il burro?
No no signori....La frolla è buonissima anche senza! Facciamo allora una buonissima crostata alla crema?
Per la frolla:
500 gr. di farina integrale bio
130 ml di olio girasole bio
100 gr di sciroppo di riso
mezzo bicchiere di acqua leggermente salata
la scorza di un limone
Per la crema:
400 ml di latte di soia
25 gr. farina di riso
70 gr di sciroppo di riso
la scorza di 1/2 limone
Procedimento:
Per prima cosa mettiamo l'acqua salata in una ciotola, aggiungiamo l'olio, lo sciroppo di riso. Aggiungiamo la scorza grattuggiata del limone, e poi poca alla volta la farina. Quanto otterrete una palla compatta la mettete in frigorifero per mezzora. Nel frattempo preparate la crema mettendo la farina in un pentolino, aggiungete lo sciroppo di riso, mettete nel fuoco e aggiungete mescolando con una frusta, il latte. Aggiungete la scorza del limone, mescolate finchè si addensa.
Prendete la pasta, dividete circa a metà l'impasto, stendete col mattarello la prima sfoglia, mettetela in una teglia per la crostata. con sotto la carta forno, sopra adagiate la crema e poi coprite con il secondo disco di pasta frolla. Mettete in forno per 45 minuti circa a 170°. E buon appetito!!
No no signori....La frolla è buonissima anche senza! Facciamo allora una buonissima crostata alla crema?
Per la frolla:
500 gr. di farina integrale bio
130 ml di olio girasole bio
100 gr di sciroppo di riso
mezzo bicchiere di acqua leggermente salata
la scorza di un limone
Per la crema:
400 ml di latte di soia
25 gr. farina di riso
70 gr di sciroppo di riso
la scorza di 1/2 limone
Procedimento:
Per prima cosa mettiamo l'acqua salata in una ciotola, aggiungiamo l'olio, lo sciroppo di riso. Aggiungiamo la scorza grattuggiata del limone, e poi poca alla volta la farina. Quanto otterrete una palla compatta la mettete in frigorifero per mezzora. Nel frattempo preparate la crema mettendo la farina in un pentolino, aggiungete lo sciroppo di riso, mettete nel fuoco e aggiungete mescolando con una frusta, il latte. Aggiungete la scorza del limone, mescolate finchè si addensa.
Prendete la pasta, dividete circa a metà l'impasto, stendete col mattarello la prima sfoglia, mettetela in una teglia per la crostata. con sotto la carta forno, sopra adagiate la crema e poi coprite con il secondo disco di pasta frolla. Mettete in forno per 45 minuti circa a 170°. E buon appetito!!
domenica 7 settembre 2014
Piccole cariche energetiche, per lo sport, per lo studio
Ci sono delle volte in cui necessitiamo di energia, immediata energia, e alcune sfiziose ricette ci possono essere d'aiuto, sia per il gusto che per l'aspetto perchè ci sembrerà di mangiare qualcosa di molto goloso.
Ecco le mie palline super salutari con avocado, avena, datteri e nocciole.
Perchè l'avocado? Perchè è ricchissimo di grassi insaturi, di omega 3 quindi ha la capacità di stimolare il colesterolo buono e bloccare quello cattivo, previene l'arteriosclerosi e le patologie causate dalle ostruzioni delle arterie, è ricco di antiossidanti che liberano la cellula dai radiali liberi, è ricco di vitamina A e vitamina E, ha poteri antinfiammatori, permette di diminuire pruriti o allergie della pelle, ha molta vitamina D che favorisce l'assorbimento del calcio e del fosforo, quindi contrasta l'osteoporosi, rallenta l'assorbimento di glucosio quindi risulta utile per i diabetici.
L'avena è un cereale molto tonico, energetico, eccezionale per la crescita, contro la stanchezza, gli sforzi fisici, la convalescenza, la depressione. E' considerata come il cereale della forza e del coraggio, ricca di proteine come la lisina, di grassi, sali minerali e vitamine, è il cereale con meno amido. Essa riscalda, quindi è bene usarla specie in inverno, è anticolesterolo, diuretica, ipoglicemizzante, attivante delle funzioni della tiroide, contro la sterilità, l'impotenza, lassativa e depurativa.
Le nocciole son ricche di sali minerali come ferro, manganese, fosforo, calcio, magnesio, rame, selenio, vitamina A, E e B, può essere consumata dai diabetici. Utile per la crescita, ritarda la senescenza, indicata per gli sportivi, utile nelle astenie e nel superlavoro, valido vermifugo.
I datteri sono molto dolci, nutrienti, energetici, ottimo ricostituente e tonico nervino. Di facile digeribilità, pronta assimilazione, svolge azione preventiva sull'invecchiamento cellulare. Ha molte vitamine, A e del gruppo B. Rimineralizzante, stimola anche il transito intestinale.
Ricetta per 12 palline circa:
mezzo avocado, 6 datteri denocciolati, 40 gr. di nocciole, 50 gr. di fiocchi piccoli di avena, 1 cucchiaio di cacao amaro.
Tritare le nocciole con l'avena. Metterle da parte. Poi tritare l'avocado coi datteri. Unire i due composti, aggiungere 1 cucchiaio di cacao amaro in polvere.
Mescolare il composto e ricavarci delle palline che rotolerete sul cacao amaro.
Dopodichè riponete in frigo per qualche ora e servite!
Ecco le mie palline super salutari con avocado, avena, datteri e nocciole.
Perchè l'avocado? Perchè è ricchissimo di grassi insaturi, di omega 3 quindi ha la capacità di stimolare il colesterolo buono e bloccare quello cattivo, previene l'arteriosclerosi e le patologie causate dalle ostruzioni delle arterie, è ricco di antiossidanti che liberano la cellula dai radiali liberi, è ricco di vitamina A e vitamina E, ha poteri antinfiammatori, permette di diminuire pruriti o allergie della pelle, ha molta vitamina D che favorisce l'assorbimento del calcio e del fosforo, quindi contrasta l'osteoporosi, rallenta l'assorbimento di glucosio quindi risulta utile per i diabetici.
L'avena è un cereale molto tonico, energetico, eccezionale per la crescita, contro la stanchezza, gli sforzi fisici, la convalescenza, la depressione. E' considerata come il cereale della forza e del coraggio, ricca di proteine come la lisina, di grassi, sali minerali e vitamine, è il cereale con meno amido. Essa riscalda, quindi è bene usarla specie in inverno, è anticolesterolo, diuretica, ipoglicemizzante, attivante delle funzioni della tiroide, contro la sterilità, l'impotenza, lassativa e depurativa.
Le nocciole son ricche di sali minerali come ferro, manganese, fosforo, calcio, magnesio, rame, selenio, vitamina A, E e B, può essere consumata dai diabetici. Utile per la crescita, ritarda la senescenza, indicata per gli sportivi, utile nelle astenie e nel superlavoro, valido vermifugo.
I datteri sono molto dolci, nutrienti, energetici, ottimo ricostituente e tonico nervino. Di facile digeribilità, pronta assimilazione, svolge azione preventiva sull'invecchiamento cellulare. Ha molte vitamine, A e del gruppo B. Rimineralizzante, stimola anche il transito intestinale.
Ricetta per 12 palline circa:
mezzo avocado, 6 datteri denocciolati, 40 gr. di nocciole, 50 gr. di fiocchi piccoli di avena, 1 cucchiaio di cacao amaro.
Tritare le nocciole con l'avena. Metterle da parte. Poi tritare l'avocado coi datteri. Unire i due composti, aggiungere 1 cucchiaio di cacao amaro in polvere.
Mescolare il composto e ricavarci delle palline che rotolerete sul cacao amaro.
Dopodichè riponete in frigo per qualche ora e servite!
venerdì 22 agosto 2014
Tirami tirami suuuuu!!!
E lo ammetto...Sono una di quelle persone per cui non è festa senza dolce...Ed ogni occasione è buona per festeggiare e preparare un buon dolcetto!
Ieri in occasione del nostro anniversario, ho preparato il mio buon tiramisù vegano.
Vi lascio la ricetta se volete cimentarvi e provare, è molto semplice, delicato e buonissimo!
Ingredienti:
- fette biscottate integrali biologiche ( quante bastano, vedete in base alla pirofila);
- caffè d'orzo
- 350 ml latte di soia
- essenza di vaniglia
- 4 cucchiaini maizena
- 100 gr di mascobado
- 250 gr di panna di soia
- cacao amaro in polvere
Procedimento:
Mettete in un pentolino lo zucchero e la maizena, aggiungete il latte e la vaniglia e mescolate, fate scaldare e portate a bollore per un paio di minuti.
Nel frattempo preparate il caffè d'orzo ( una tazzona ).
Montate la panna e quando la crema ottenuta si sarà freddata, incorporatela.
Iniziate a comporre il tiramisu bagnando le fette nel caffè d'orzo e disponendole sulla pirofila, aggiungete strato di crema e mettete cacao amaro in polvere. Continuate a fare gli strati, finchè esaurite gli ingredienti. E bon appétit à tous!
Ieri in occasione del nostro anniversario, ho preparato il mio buon tiramisù vegano.
Vi lascio la ricetta se volete cimentarvi e provare, è molto semplice, delicato e buonissimo!
Ingredienti:
- fette biscottate integrali biologiche ( quante bastano, vedete in base alla pirofila);
- caffè d'orzo
- 350 ml latte di soia
- essenza di vaniglia
- 4 cucchiaini maizena
- 100 gr di mascobado
- 250 gr di panna di soia
- cacao amaro in polvere
Procedimento:
Mettete in un pentolino lo zucchero e la maizena, aggiungete il latte e la vaniglia e mescolate, fate scaldare e portate a bollore per un paio di minuti.
Nel frattempo preparate il caffè d'orzo ( una tazzona ).
Montate la panna e quando la crema ottenuta si sarà freddata, incorporatela.
Iniziate a comporre il tiramisu bagnando le fette nel caffè d'orzo e disponendole sulla pirofila, aggiungete strato di crema e mettete cacao amaro in polvere. Continuate a fare gli strati, finchè esaurite gli ingredienti. E bon appétit à tous!
giovedì 7 agosto 2014
Stress...Mania!
Si perché lo stress è sempre più in voga...Stressati per il troppo lavoro, anzi, oggi si potrebbe dire che siamo stressati per il poco lavoro, comunque sia sempre di stress si tratta.
Ma come convivere con lo stress, e soprattutto è così negativo come ci dicono?
Facciamo il punto della situazione, esistono due tipi di stress, uno stress temporaneo, di breve durata ma molto intenso, quello che ci attanaglia quando dobbiamo dare un esame, quando dobbiamo affrontare una gara sportiva, o qualunque altra prova nella vita. Questo lo possiamo definire come uno stress "buono" perché ci permette di superare degli ostacoli, di crescere, e può essere usato come un grande allenamento per formare individui forti e abili nella vita.
Esiste una teoria che dice che è la funzione che crea la struttura ( Doman ), ciò significa che se non userò le mie gambe, alla lunga non riuscirò più a camminare, sarà tutto più difficile, se non uso le mie braccia non riuscirò a sostenere pesi, a sollevarle, e quant'altro, se non uso il mio cervello non si creeranno più nuove sinapsi e i miei neuroni ne risentiranno....La stessa cosa avviene con lo stress, se riesco a mettermi in gioco, cercando di sostenere progetti per cui ho energia, cercando di essere positivo, cercando di riposare quando ne sento la necessità e soprattutto facendomi sostenere emotivamente dalle persone che amo, beh, lo stress mi sarà di grande aiuto.
Se succede però che mi stresso per qualunque cosa, e soprattutto se continuo ad essere preoccupato, e certo che i miei problemi non si risolveranno mai, non vedo soluzioni all'orizzonte per questi, beh, allora il mio stress si cronicizzerà.
Se lo stress momentaneo è un grande protettore per la mente, quello cronico è una grande veleno per il cervello. Gli ormoni prodotti saranno gli stessi, l'adrenalina, la noradrenalina, il cortisolo.
Ma quest'ultimo crea non pochi problemi, perché essendo antinfiammatorio inibisce la funzione delle sostanze che provocano la febbre ( e quest'ultima è veramente molto importante, ne parlerò con calma in un prossimo post ), inoltre a lungo andare provoca invecchiamento cellulare, diabete, osteoporosi, ipertensione e abbassa le difese immunitarie.
Un grande sintomo è la stanchezza continua, la difficoltà di interazione con l'altro, la chiusura in se stessi logorandosi, per poi arrivare a disturbi cronici e malattie degenerative. Come affrontarlo allora?
La positività è indispensabile, è indispensabile diventare consapevoli che la vita non è una roulette e che le cose non avvengono mai per caso. Tutto ha un senso, tutto ha un ruolo, tutto ha una logica. Spesso incaponirci e voler trovare soluzioni a problemi ritenuti irrisolvibili, ci rende ancora più vulnerabili. Le soluzioni molte volte affiorano quando meno siamo radicati nel nostro piano razionale, e più ci lasciamo sopraffare dall'istinto e dall'ascolto interiore.
Posso consigliare nell'immediato, grandi camminare in mezzo all'aria aperta, la natura è un toccasana, molte volte la diamo per scontata, lei , il sole, l'aria, invece l'essere umano ne gran necessità, non può vivere dentro ad una casa costantemente, magari davanti ad un monitor per metà ore della giornata.
Ha bisogno di movimento, ha bisogno di affetto, di darlo e di riceverlo, ha bisogno di interagire con gli altri suoi simili, con gli animali, ha bisogno di mangiare cibo sano, di riposare correttamente, di respirare correttamente. Abbiamo moltissimi strumenti per poter contrastare lo stress dannoso, in armonia con la natura e noi stessi, senza abusare di eccitanti che ci rubano energia, o di farmaci, o di fitofarmaci. Sfruttiamo, anche in maniera economica, ciò che abbiamo intorno e tutto verrà da sè! Buon lavoro!
Ma come convivere con lo stress, e soprattutto è così negativo come ci dicono?
Facciamo il punto della situazione, esistono due tipi di stress, uno stress temporaneo, di breve durata ma molto intenso, quello che ci attanaglia quando dobbiamo dare un esame, quando dobbiamo affrontare una gara sportiva, o qualunque altra prova nella vita. Questo lo possiamo definire come uno stress "buono" perché ci permette di superare degli ostacoli, di crescere, e può essere usato come un grande allenamento per formare individui forti e abili nella vita.
Esiste una teoria che dice che è la funzione che crea la struttura ( Doman ), ciò significa che se non userò le mie gambe, alla lunga non riuscirò più a camminare, sarà tutto più difficile, se non uso le mie braccia non riuscirò a sostenere pesi, a sollevarle, e quant'altro, se non uso il mio cervello non si creeranno più nuove sinapsi e i miei neuroni ne risentiranno....La stessa cosa avviene con lo stress, se riesco a mettermi in gioco, cercando di sostenere progetti per cui ho energia, cercando di essere positivo, cercando di riposare quando ne sento la necessità e soprattutto facendomi sostenere emotivamente dalle persone che amo, beh, lo stress mi sarà di grande aiuto.
Se succede però che mi stresso per qualunque cosa, e soprattutto se continuo ad essere preoccupato, e certo che i miei problemi non si risolveranno mai, non vedo soluzioni all'orizzonte per questi, beh, allora il mio stress si cronicizzerà.
Se lo stress momentaneo è un grande protettore per la mente, quello cronico è una grande veleno per il cervello. Gli ormoni prodotti saranno gli stessi, l'adrenalina, la noradrenalina, il cortisolo.
Ma quest'ultimo crea non pochi problemi, perché essendo antinfiammatorio inibisce la funzione delle sostanze che provocano la febbre ( e quest'ultima è veramente molto importante, ne parlerò con calma in un prossimo post ), inoltre a lungo andare provoca invecchiamento cellulare, diabete, osteoporosi, ipertensione e abbassa le difese immunitarie.
Un grande sintomo è la stanchezza continua, la difficoltà di interazione con l'altro, la chiusura in se stessi logorandosi, per poi arrivare a disturbi cronici e malattie degenerative. Come affrontarlo allora?
La positività è indispensabile, è indispensabile diventare consapevoli che la vita non è una roulette e che le cose non avvengono mai per caso. Tutto ha un senso, tutto ha un ruolo, tutto ha una logica. Spesso incaponirci e voler trovare soluzioni a problemi ritenuti irrisolvibili, ci rende ancora più vulnerabili. Le soluzioni molte volte affiorano quando meno siamo radicati nel nostro piano razionale, e più ci lasciamo sopraffare dall'istinto e dall'ascolto interiore.
Posso consigliare nell'immediato, grandi camminare in mezzo all'aria aperta, la natura è un toccasana, molte volte la diamo per scontata, lei , il sole, l'aria, invece l'essere umano ne gran necessità, non può vivere dentro ad una casa costantemente, magari davanti ad un monitor per metà ore della giornata.
Ha bisogno di movimento, ha bisogno di affetto, di darlo e di riceverlo, ha bisogno di interagire con gli altri suoi simili, con gli animali, ha bisogno di mangiare cibo sano, di riposare correttamente, di respirare correttamente. Abbiamo moltissimi strumenti per poter contrastare lo stress dannoso, in armonia con la natura e noi stessi, senza abusare di eccitanti che ci rubano energia, o di farmaci, o di fitofarmaci. Sfruttiamo, anche in maniera economica, ciò che abbiamo intorno e tutto verrà da sè! Buon lavoro!
lunedì 23 giugno 2014
So mare VEGANA
Ieri avevo voglia di immergermi nel mondo vegano, quindi ho approfittato di una fiera che già dal nome mi incuriosiva: "So mare vegana", a Sprea, Verona. E' alla sua seconda edizione, quindi ancora piccina, ma devo dire che mi ha molto colpita.
L'idea di far conoscere al pubblico ciò che significa avere un'alimentazione di un certo tipo, ma allo stesso tempo, anche uno stile di vita di un certo tipo, è sempre più presente. In questa piccola fiera, svoltasi nel week-end del 20-21-22 giugno, quindi in occasione del solstizio d'estate, si potevano seguire conferenze di vario tipo, sull'omeopatia per esempio, oppure su come sviluppare un orto in maniera divertente e consapevole, si potevano fare escursioni alla scoperta della flora della fauna del paese, si poteva approfittare degli operatori che a prezzo lancio fornivano trattamenti di reiki , riflessologia plantare e agopressione cutanea, e molto altro ancora.
Senza contare la presenza del ristorante che proponeva un menu molto vasto totalmente vegano, e il risto vegan in piazzetta che proponeva panini vegani, pizza vegana, primi e piatti unici e buonissimi dolci.
Il piccolo mercatino nella giornata di domenica allietava e faceva da collante al tutto, proponendo formaggi di mandorle, sali e spezie essiccati, pesti secchi, , grande protagonista la farina di canapa, con la sua ricchezza di aminoacidi essenziali, pani di tutti i tipi, prodotti da forno vegani, saponi naturali, prodotti per l'igiene della casa e manufatti di vario genere.
Oltre alla bella fiera si può decidere sfruttando la mattinata, di approfittare dei percorsi limitrofi al centro del paese, per potersi godere una meravigliosa domenica all'insegna del benessere!
Questa è una zona molto interessante e da esplorare anche per il Peper Park, parco delle energie pulite e rinnovabili.
Per info: http://it.wikipedia.org/wiki/Badia_Calavena
L'idea di far conoscere al pubblico ciò che significa avere un'alimentazione di un certo tipo, ma allo stesso tempo, anche uno stile di vita di un certo tipo, è sempre più presente. In questa piccola fiera, svoltasi nel week-end del 20-21-22 giugno, quindi in occasione del solstizio d'estate, si potevano seguire conferenze di vario tipo, sull'omeopatia per esempio, oppure su come sviluppare un orto in maniera divertente e consapevole, si potevano fare escursioni alla scoperta della flora della fauna del paese, si poteva approfittare degli operatori che a prezzo lancio fornivano trattamenti di reiki , riflessologia plantare e agopressione cutanea, e molto altro ancora.
Senza contare la presenza del ristorante che proponeva un menu molto vasto totalmente vegano, e il risto vegan in piazzetta che proponeva panini vegani, pizza vegana, primi e piatti unici e buonissimi dolci.
Il piccolo mercatino nella giornata di domenica allietava e faceva da collante al tutto, proponendo formaggi di mandorle, sali e spezie essiccati, pesti secchi, , grande protagonista la farina di canapa, con la sua ricchezza di aminoacidi essenziali, pani di tutti i tipi, prodotti da forno vegani, saponi naturali, prodotti per l'igiene della casa e manufatti di vario genere.
Oltre alla bella fiera si può decidere sfruttando la mattinata, di approfittare dei percorsi limitrofi al centro del paese, per potersi godere una meravigliosa domenica all'insegna del benessere!
Questa è una zona molto interessante e da esplorare anche per il Peper Park, parco delle energie pulite e rinnovabili.
Per info: http://it.wikipedia.org/wiki/Badia_Calavena
venerdì 20 giugno 2014
Biscotti rustici al cocco
Voglia di dolcezza serale, di coccole, di cioccolato e di cocco....Ok, mi accontento sfornando questi velocissimi biscottoni al cocco e al cioccolato fondente, anche se sò che dopo cena il dolce sarebbe da evitare, mi accontento con dei biscotti naturali e vegani!
Pronti per la ricettina??
Ingredienti:
2 bicchieri di farina di cocco
1 bicchiere di farina di riso
1 bicchiere di farina integrale
gocce di cioccolato
1 cucchiaino di bicarbonato
1 bicchiere di mascobado
3 cucchiai di olio di girasole spremuto a freddo
latte di soia alla vaniglia o normale, quanto basta
Mettete in un recipiente tutti gli ingredienti secchi, aggiungete l'olio e per finire il latte, facendo attenzione che il composto non sia troppo appiccicoso, non dovete quindi metterne troppo di latte. Dovete ottenere un composto compatto, con cui farete delle palline che metterete nella teglia da forno ( dove avrete posto la carta da forno). Nel frattempo accendete il forno a 160°, e cuocete i biscotti per circa 20/30 minuti .
E buona pausa coccolosa!
Pronti per la ricettina??
Ingredienti:
2 bicchieri di farina di cocco
1 bicchiere di farina di riso
1 bicchiere di farina integrale
gocce di cioccolato
1 cucchiaino di bicarbonato
1 bicchiere di mascobado
3 cucchiai di olio di girasole spremuto a freddo
latte di soia alla vaniglia o normale, quanto basta
Mettete in un recipiente tutti gli ingredienti secchi, aggiungete l'olio e per finire il latte, facendo attenzione che il composto non sia troppo appiccicoso, non dovete quindi metterne troppo di latte. Dovete ottenere un composto compatto, con cui farete delle palline che metterete nella teglia da forno ( dove avrete posto la carta da forno). Nel frattempo accendete il forno a 160°, e cuocete i biscotti per circa 20/30 minuti .
E buona pausa coccolosa!
mercoledì 11 giugno 2014
Calda ESTATE....
E già. è arrivata, non c'è che dire, presuntuosa e un pò invadente, ma noi le vogliamo bene comunque..Di chi parlo? Beh, dell'estate...Sarà questo caldo ma sto iniziando a dare i numeri, allora direi che è necessario prepararsi ad affrontare la stagione nel migliore dei modi, attraverso soprattutto l'alimentazione.
Quindi sarà bene osservare ciò che si mangia con molta attenzione. Ci son dei cibi che sappiamo scaldano, delle ricette sopratutto, dubito infatti che d'estate mangiate spezzatino con polenta. Ma è indispensabile osservare bene tutto quello che decidiamo di ingerire accettando che faccia parte di noi, perchè questi cibi non ci daranno solo calore, o freschezza, ma anche energia di un certo tipo.
Allora, che mangiare in estate? Beh, di certo bene dare spazio alle verdure e alla frutta di stagione e locale, l'insalatina in estate è perfetta, rinfresca, idrata, alleggerisce, mentre in inverno è completamente sbagliata considerando che aumenta la nostra fragilità.
Che altro? Ci sono anche alcuni cereali da preferire ad altri, come l'orzo, un cereale rinfrescante, tonico, ricostituente, utilissimo per la concentrazione, per riequilibrarci emotivamente, anticolesterolo, tonico per il cuore, digestivo, rimineralizzante. E' da consigliare soprattutto a persone molto sanguigne, e agli adolescenti, eccessivi di "fuoco". Anche il miglio è rinfrescante, energetico, ricco di ferro e calcio, utile nei casi di debolezza. Il mais è neutro come cereale ed è bene usarlo in questa stagione, secondo la medicina cinese è più yin e viene indicato alle persone molto agitate, troppo vivaci che hanno bisogno di essere calmate...E' nutriente e facilmente digeribile e riequilibra la tiroide.
Altri cibi freschi che ci possono sostenere in estate sono il frumento, le spezie come l'origano, la salvia, lo zenzero fresco. Come frutta bene le arance, le mele, le fragole, le pere. Lo yogurt rinfresca, e tra le verdure troviamo il sedano, grande alcalinizzante e ricchissimo in sali minerali e vitamine, gli spinaci, e l'insalata, come accennato. I legumi hanno una natura neutra, tendono a rinfrescare, ad essere alcalinizzanti, diuretici e rimineralizzanti, ma il più indicato in estate è la soia verde. Gli alimenti che possiamo usare per raffreddarci senza mangiare il gelato (che è l'alimento secondo la macrobiotica, più yin in assoluto per lo zucchero e il latte, e eventualmente anche frutta, quindi un alimento esageratamente squilibrato, che espande, dilata, raffredda esageratamente) sono la frutta come l'anguria, molto diuretica , il melone, la banana, il kiwi, il limone, grande depurativo. Tra le verdure troviamo il cetriolo, il pomodoro e bene anche le alghe marine ed il tofu.
Prediligere semi e germogli, che danno grande energia vitale per affrontare le alte temperature.
E' bene evitare la carne, specie rossa che scalda molto, i latticini che producono muco, gli zuccheri raffinati.
Ricordo che i cibi più equilibrati secondo la macrobiotica sono i cereali integrali e i legumi, abbinati a verdure, con questi alimenti non avremo mai eccessi da combattere!
E quindi, buona estate a tutti!
Quindi sarà bene osservare ciò che si mangia con molta attenzione. Ci son dei cibi che sappiamo scaldano, delle ricette sopratutto, dubito infatti che d'estate mangiate spezzatino con polenta. Ma è indispensabile osservare bene tutto quello che decidiamo di ingerire accettando che faccia parte di noi, perchè questi cibi non ci daranno solo calore, o freschezza, ma anche energia di un certo tipo.
Allora, che mangiare in estate? Beh, di certo bene dare spazio alle verdure e alla frutta di stagione e locale, l'insalatina in estate è perfetta, rinfresca, idrata, alleggerisce, mentre in inverno è completamente sbagliata considerando che aumenta la nostra fragilità.
Che altro? Ci sono anche alcuni cereali da preferire ad altri, come l'orzo, un cereale rinfrescante, tonico, ricostituente, utilissimo per la concentrazione, per riequilibrarci emotivamente, anticolesterolo, tonico per il cuore, digestivo, rimineralizzante. E' da consigliare soprattutto a persone molto sanguigne, e agli adolescenti, eccessivi di "fuoco". Anche il miglio è rinfrescante, energetico, ricco di ferro e calcio, utile nei casi di debolezza. Il mais è neutro come cereale ed è bene usarlo in questa stagione, secondo la medicina cinese è più yin e viene indicato alle persone molto agitate, troppo vivaci che hanno bisogno di essere calmate...E' nutriente e facilmente digeribile e riequilibra la tiroide.
Altri cibi freschi che ci possono sostenere in estate sono il frumento, le spezie come l'origano, la salvia, lo zenzero fresco. Come frutta bene le arance, le mele, le fragole, le pere. Lo yogurt rinfresca, e tra le verdure troviamo il sedano, grande alcalinizzante e ricchissimo in sali minerali e vitamine, gli spinaci, e l'insalata, come accennato. I legumi hanno una natura neutra, tendono a rinfrescare, ad essere alcalinizzanti, diuretici e rimineralizzanti, ma il più indicato in estate è la soia verde. Gli alimenti che possiamo usare per raffreddarci senza mangiare il gelato (che è l'alimento secondo la macrobiotica, più yin in assoluto per lo zucchero e il latte, e eventualmente anche frutta, quindi un alimento esageratamente squilibrato, che espande, dilata, raffredda esageratamente) sono la frutta come l'anguria, molto diuretica , il melone, la banana, il kiwi, il limone, grande depurativo. Tra le verdure troviamo il cetriolo, il pomodoro e bene anche le alghe marine ed il tofu.
Prediligere semi e germogli, che danno grande energia vitale per affrontare le alte temperature.
E' bene evitare la carne, specie rossa che scalda molto, i latticini che producono muco, gli zuccheri raffinati.
Ricordo che i cibi più equilibrati secondo la macrobiotica sono i cereali integrali e i legumi, abbinati a verdure, con questi alimenti non avremo mai eccessi da combattere!
E quindi, buona estate a tutti!
mercoledì 23 aprile 2014
Muffins canaposi!
Quante farine esistono! Ma poi...Son tutte così diverse? Decisamente si!
Le farine, come i cereali da cui derivano, hanno tutte caratteristiche differenti, e devono essere RIGOROSAMENTE biologiche ed integrali. E sì, perchè se mangio una buona farina integrale, ricca di crusca nel guscio e quindi di fibre, e di vitamine del gruppo B che sono fondamentali per la flora intestinale, di sali minerali che aiutano il mio corpo a non acidificarsi durante il metabolismo utilizzando questi appena ingeriti e non quelli di riserva delle nostre ossa, e la vitamina E presente nel germe di grano, grande antiossidante e rivitalizzante e la vitamina F...Beh, direi che una farina raffinata, chi me lo fa fare ad usarla? Contiene unicamente amido, nessun principio nutritivo, è stata trattata con polveri di quarzo, con antimuffe e quant'altro. Direi che c'è una grande differenza.
Ho provato anche la farina di CANAPA, molto interessante, come consistenza, colore ed odore, sembra quasi argilla verde! Infatti mi sono spaventata prima dell'utilizzo, invece poi ammetto che il risultato è stato interessante, specie per la morbidezza che permette di ottenere.
Cos'ha di particolare la farina di canapa? Beh, contiene tutti e 8 gli aminoacidi essenziali, quindi molto proteica, ha molti omega 3 e omega 6, sali minerali e fibre.
Quindi....Eccovi i miei MUFFINS CON FARINA DI CANAPA!
A! Non si può mai usare solo questa farina, se ne usa circa 1/3, e vi assicuro che comunque, con quello che costa, va benissimo così!
Ingredienti:
200 gr. di farina di grano integrale biologica
100 gr. di farina di canapa bio
180 ml di latte di soia
1 cucchiaino di aceto
100 gr. di zucchero dulcita o mascobado
vaniglia essenza o stecca
una tazza di gocce di cioccolato
una tazza di succo di mele ( poi vedrete quanto ne serve per ottenere impasto morbido ma non troppo fluido)
1 cucchiaino di lievito
1 cucchiaino di bicarbonato
60 gr di olio di girasole ( il quantitativo di olio va dimezzato in un dolce uando si usa questa farina perchè è molto ricca di oli)
125 gr di yogurt di soia
Mescolare con frustino latte di soia con aceto, finchè si forma una schiuma in superficie. Lasciare riposare per qualche minuto. Poi aggiungere l'olio e lo yogurt di soia e la tazza di succo di mela.
In un'altra terrina mettere le farine, con lo zucchero, la vaniglia, il bicarbonato, il lievito, le gocce di cioccolato. Mescolare e aggiungere il composto secco lentamente a quello liquido.
Accendere il forno a 160 ° e mettere i vostri muffins dentro agli stampini ( io uso uno stampo che contiene 12 muffins, e sotto metto i pirottini). Cuocere per circa 40/50 minuti.
Le farine, come i cereali da cui derivano, hanno tutte caratteristiche differenti, e devono essere RIGOROSAMENTE biologiche ed integrali. E sì, perchè se mangio una buona farina integrale, ricca di crusca nel guscio e quindi di fibre, e di vitamine del gruppo B che sono fondamentali per la flora intestinale, di sali minerali che aiutano il mio corpo a non acidificarsi durante il metabolismo utilizzando questi appena ingeriti e non quelli di riserva delle nostre ossa, e la vitamina E presente nel germe di grano, grande antiossidante e rivitalizzante e la vitamina F...Beh, direi che una farina raffinata, chi me lo fa fare ad usarla? Contiene unicamente amido, nessun principio nutritivo, è stata trattata con polveri di quarzo, con antimuffe e quant'altro. Direi che c'è una grande differenza.
Ho provato anche la farina di CANAPA, molto interessante, come consistenza, colore ed odore, sembra quasi argilla verde! Infatti mi sono spaventata prima dell'utilizzo, invece poi ammetto che il risultato è stato interessante, specie per la morbidezza che permette di ottenere.
Cos'ha di particolare la farina di canapa? Beh, contiene tutti e 8 gli aminoacidi essenziali, quindi molto proteica, ha molti omega 3 e omega 6, sali minerali e fibre.
Quindi....Eccovi i miei MUFFINS CON FARINA DI CANAPA!
A! Non si può mai usare solo questa farina, se ne usa circa 1/3, e vi assicuro che comunque, con quello che costa, va benissimo così!
Ingredienti:
200 gr. di farina di grano integrale biologica
100 gr. di farina di canapa bio
180 ml di latte di soia
1 cucchiaino di aceto
100 gr. di zucchero dulcita o mascobado
vaniglia essenza o stecca
una tazza di gocce di cioccolato
una tazza di succo di mele ( poi vedrete quanto ne serve per ottenere impasto morbido ma non troppo fluido)
1 cucchiaino di lievito
1 cucchiaino di bicarbonato
60 gr di olio di girasole ( il quantitativo di olio va dimezzato in un dolce uando si usa questa farina perchè è molto ricca di oli)
125 gr di yogurt di soia
Mescolare con frustino latte di soia con aceto, finchè si forma una schiuma in superficie. Lasciare riposare per qualche minuto. Poi aggiungere l'olio e lo yogurt di soia e la tazza di succo di mela.
In un'altra terrina mettere le farine, con lo zucchero, la vaniglia, il bicarbonato, il lievito, le gocce di cioccolato. Mescolare e aggiungere il composto secco lentamente a quello liquido.
Accendere il forno a 160 ° e mettere i vostri muffins dentro agli stampini ( io uso uno stampo che contiene 12 muffins, e sotto metto i pirottini). Cuocere per circa 40/50 minuti.
domenica 20 aprile 2014
Pasqua come rinascita e trasformazione
E' arrivata anche quest'anno Pasqua, festa importantissima per il cristianesimo.
Questa mattina ho voluto assistere alla messa nel mio ridente paesello. Ne sentivo il desiderio, ho spesso in questi giorni il bisogno di rinchiudermi in qualche spazio protettivo e raccogliermi nella mia spiritualità. Ma oggi ho faticato. La Chiesa diventa un luogo meraviglioso da assaporare da soli. In comunità fatico, e me ne dispiace, sarò troppo individualista, sarò limitata, oppure la chiesa fatica a trasmettermi sempre più ciò che cerco. E quello che cerco lo trovo spesso in luoghi diversi. Lo trovo in mezzo alla natura, di fronte ad una bellissima cascata, di fronte a fiori, ed alberi . Qui è tutto più connesso con la vera essenza della vita.
In questo giorno di Pasqua auguro a tutti di ritrovare quella parte di voi più importante, intima e profonda, senza spaventarvi se la trovate in luoghi dove non ve l'aspettavate, che non hanno nulla a che fare con l'idea del SACRO che vi è stata imposta fino ad ora. Ascoltate voi stessi e non lasciatevi condizionare.
Ascoltate il bimbo che è in voi, e che si emoziona anche e soprattutto davanti alla sovranità della natura.
Vi lascio la ricettina del mio plumcake vegano, che in maniera assolutamente pacifica ha allietato la Pasqua a me e ai miei cari
Ingredienti:
350 gr di farina integrale biologica setacciata
1 cucchiaino di lievito per dolci
1 cucchiaino di bicarbonato
1/2 cucchiaino di sale
110 ml di olio di girasole
1 yogurt di soia
180 ml. di latte di soia
1 cucchiaino di aceto di mele
vaniglia in essenza o stecca
150 ml di sciroppo di riso o malto d'orzo
In una terrina setacciare la farina, aggiungere tutti gli ingredienti secchi.
In un'altra terrina mettere il latte di soia e il cucchiaino di aceto, mescolare vigorosamente per qualche secondo finchè schiuma un pò, lasciar riposare qualche minuto. Aggiungere poi lo sciroppo di riso, l'olio, lo yogurt ed aggiungere a questo composto la farina e gli altri ingredienti secchi, un pò alla volta. Accendere il forno a 160°. Quando il forno sarà caldo, mettere il dolce all'interno di uno stampo oliato da plumcake e far cuocere per 50 minuti circa.
Servite e stupitevi, soprattutto della morbidezza!
Questa mattina ho voluto assistere alla messa nel mio ridente paesello. Ne sentivo il desiderio, ho spesso in questi giorni il bisogno di rinchiudermi in qualche spazio protettivo e raccogliermi nella mia spiritualità. Ma oggi ho faticato. La Chiesa diventa un luogo meraviglioso da assaporare da soli. In comunità fatico, e me ne dispiace, sarò troppo individualista, sarò limitata, oppure la chiesa fatica a trasmettermi sempre più ciò che cerco. E quello che cerco lo trovo spesso in luoghi diversi. Lo trovo in mezzo alla natura, di fronte ad una bellissima cascata, di fronte a fiori, ed alberi . Qui è tutto più connesso con la vera essenza della vita.
In questo giorno di Pasqua auguro a tutti di ritrovare quella parte di voi più importante, intima e profonda, senza spaventarvi se la trovate in luoghi dove non ve l'aspettavate, che non hanno nulla a che fare con l'idea del SACRO che vi è stata imposta fino ad ora. Ascoltate voi stessi e non lasciatevi condizionare.
Ascoltate il bimbo che è in voi, e che si emoziona anche e soprattutto davanti alla sovranità della natura.
Vi lascio la ricettina del mio plumcake vegano, che in maniera assolutamente pacifica ha allietato la Pasqua a me e ai miei cari
Ingredienti:
350 gr di farina integrale biologica setacciata
1 cucchiaino di lievito per dolci
1 cucchiaino di bicarbonato
1/2 cucchiaino di sale
110 ml di olio di girasole
1 yogurt di soia
180 ml. di latte di soia
1 cucchiaino di aceto di mele
vaniglia in essenza o stecca
150 ml di sciroppo di riso o malto d'orzo
In una terrina setacciare la farina, aggiungere tutti gli ingredienti secchi.
In un'altra terrina mettere il latte di soia e il cucchiaino di aceto, mescolare vigorosamente per qualche secondo finchè schiuma un pò, lasciar riposare qualche minuto. Aggiungere poi lo sciroppo di riso, l'olio, lo yogurt ed aggiungere a questo composto la farina e gli altri ingredienti secchi, un pò alla volta. Accendere il forno a 160°. Quando il forno sarà caldo, mettere il dolce all'interno di uno stampo oliato da plumcake e far cuocere per 50 minuti circa.
Servite e stupitevi, soprattutto della morbidezza!
lunedì 7 aprile 2014
Momenti di poesia
Ritrovarsi a condividere emozioni e pensieri profondi, e privati della vita....Ammettiamolo, non accade spesso...La vita è frenetica, è impostata in un certo modo e spesso crediamo che i nostri problemi son "loro", son là, identificati in un "cassetto di problemi irrisolti", e continuano magari a tormentarci, ogni giorno, ma vengono comunque osservati da lontano, in modo che non possano invadere troppo la quotidianità, che non possano ledere e scuotere questo finto equilibrio che ci siamo creati...
Poi però magari ci succede di fare un percorso, si sente che ce lo si deve,e comunque che si è mossi dalle più nobili intenzioni, per sé stessi ma soprattutto per gli altri, ma si sente anche che se non si inizia da noi, beh, tutto sarà inutile...Ed ecco che si muove qualcosa, si apre il cuore, si accantona o meglio ancora si supera la paura di essere giudicati e si diventa un fiume in piena, di emozioni, di paure espresse finalmente, di poesia....Perché l'essere umano è pura poesia, concepito così com'è, è perfetto nel suo insieme, ognuno diverso dall'altro, nelle sue forze e nelle sue debolezze.
Creare dei rapporti con l'altro che diano l'opportunità di metterci completamente a nudo è una bella esperienza, e si raccolgono i frutti di gioia e pienezza di una domenica poetica vissuta insieme...
Propongo anche una ricetta poetica, le Bustine ripiene di frutta secca..Perchè anche in cucina si può riuscire a sfoderare quella parte sensibile e romantica di noi:
Ingredienti:
Per la frolla:
200 gr. di farina integrale biologica
2 cucchiai di miele
80 gr di olio evo
Acqua quanto basta.
Stendere la frolla dopo averla lasciata riposare per mezzora in frigo.
Tagliare dei quadrotti, e all'interno ponete nocciole tritate, mandorle tritate, uvette e pezzetti di prugna ( ma si possono mettere anche della noci a pezzetti, delle gocce di cioccolato, delle albicocche essiccate a pezzetti, a piacere insomma). Richiudere i 3 lati lasciando fuori che si veda un po' di composto, mettere in forno a 180° per circa 10 minuti.
E mangiando, sognare una vita per voi migliore, e cercate di mettere questi vostri profondi desideri in pratica perché solo così potrete essere davvero felici!
Poi però magari ci succede di fare un percorso, si sente che ce lo si deve,e comunque che si è mossi dalle più nobili intenzioni, per sé stessi ma soprattutto per gli altri, ma si sente anche che se non si inizia da noi, beh, tutto sarà inutile...Ed ecco che si muove qualcosa, si apre il cuore, si accantona o meglio ancora si supera la paura di essere giudicati e si diventa un fiume in piena, di emozioni, di paure espresse finalmente, di poesia....Perché l'essere umano è pura poesia, concepito così com'è, è perfetto nel suo insieme, ognuno diverso dall'altro, nelle sue forze e nelle sue debolezze.
Creare dei rapporti con l'altro che diano l'opportunità di metterci completamente a nudo è una bella esperienza, e si raccolgono i frutti di gioia e pienezza di una domenica poetica vissuta insieme...
Propongo anche una ricetta poetica, le Bustine ripiene di frutta secca..Perchè anche in cucina si può riuscire a sfoderare quella parte sensibile e romantica di noi:
Ingredienti:
Per la frolla:
200 gr. di farina integrale biologica
2 cucchiai di miele
80 gr di olio evo
Acqua quanto basta.
Stendere la frolla dopo averla lasciata riposare per mezzora in frigo.
Tagliare dei quadrotti, e all'interno ponete nocciole tritate, mandorle tritate, uvette e pezzetti di prugna ( ma si possono mettere anche della noci a pezzetti, delle gocce di cioccolato, delle albicocche essiccate a pezzetti, a piacere insomma). Richiudere i 3 lati lasciando fuori che si veda un po' di composto, mettere in forno a 180° per circa 10 minuti.
E mangiando, sognare una vita per voi migliore, e cercate di mettere questi vostri profondi desideri in pratica perché solo così potrete essere davvero felici!
domenica 30 marzo 2014
UVETTA a primavera!
Ogni giorno mi arrivano consigli culinari, e non solo, molto interessanti...Ora, che sto limitando questo melefico zucchero bianco ( prossimamente articolino dove ne parlo meglio...), ho scoperto che si ottengono dei dolcetti deliziosi con l'uvetta sultanina tritata! E chi l'avrebbe detto....
Vi lascio la ricettina dei frollini di primavera!
Ingredienti per circa 30 frollini:
300 gr. di farina integrale biologica
100 gr. di farina di mais
40 gr. di uvetta
50 gr. di nocciole tritate
50 gr. di olio evo
mezza bustina di cremor tartaro o lievito per dolci bio
essenza di vaniglia
succo di mela quanto basta x ottenere un impasto morbido e lavorabile
Per prima cosa mettete le uvette in ammollo in acqua per circa un'ora, mettete poi in una ciotola le farine, le nocciole, il lievito, per poi aggiungere l'essenza di vaniglia, l'olio evo e le uvette tritate ( dopo il tempo di ammollo) con il minipimer.
Lavorare gli ingredienti ed iniziare ad aggiungere il succo di mela, facendo attenzione a non metterne troppo ( come fa di solito la sottoscritta..).
Stendete con il mattarello la sfoglia, ritagliate i biscotti della forma che preferite ( io ho pensato a dei bei fiori, è primavera!) e metteteli in una placca ricoperta da carta da forno. Accendete il forno a 150°, e quando raggiungerà la temperatura mettere i biscotti dentro per circa 20 minuti.
E gustate!
Vi lascio la ricettina dei frollini di primavera!
Ingredienti per circa 30 frollini:
300 gr. di farina integrale biologica
100 gr. di farina di mais
40 gr. di uvetta
50 gr. di nocciole tritate
50 gr. di olio evo
mezza bustina di cremor tartaro o lievito per dolci bio
essenza di vaniglia
succo di mela quanto basta x ottenere un impasto morbido e lavorabile
Per prima cosa mettete le uvette in ammollo in acqua per circa un'ora, mettete poi in una ciotola le farine, le nocciole, il lievito, per poi aggiungere l'essenza di vaniglia, l'olio evo e le uvette tritate ( dopo il tempo di ammollo) con il minipimer.
Lavorare gli ingredienti ed iniziare ad aggiungere il succo di mela, facendo attenzione a non metterne troppo ( come fa di solito la sottoscritta..).
Stendete con il mattarello la sfoglia, ritagliate i biscotti della forma che preferite ( io ho pensato a dei bei fiori, è primavera!) e metteteli in una placca ricoperta da carta da forno. Accendete il forno a 150°, e quando raggiungerà la temperatura mettere i biscotti dentro per circa 20 minuti.
E gustate!
lunedì 10 marzo 2014
La grande bellezza
La grande bellezza è osservare il mondo, sempre, con occhi disincantati...
E' capire che il bene e il male danzano continuamente insieme in grande armonia, e che nulla è totalmente giusto o totalmente sbagliato...
La grande bellezza è perdersi in un cielo azzurro e resettare ogni pensiero negativo, perché la limpidezza di pensiero è facilitata se alzo gli occhi e vedo luce e assenza di nuvole....
La grande bellezza è godere di un dolce fatto con le mie mani senza nessun ingrediente che abbia leso al mondo animale; la grande bellezza è ascoltare i semplici pensieri dei miei genitori e capire ogni giorno di più quanto gli voglio bene e gli son grata; la grande bellezza è vedere la dolce tenacia di mia sorella nel coltivare le sue passioni; la grande bellezza è ascoltare l'amore che il mio compagno prova per me, ogni giorno....
La grande bellezza è anche nelle persone che non capiamo, e sarà una grande bellezza quando proveremo a farlo, soprattutto per noi stessi...Comprendere che ognuno di noi sta cercando di dare il meglio, anche se concentrato in qualcosa di effimero e superficiale...Spesso si è solo imbottigliati nel traffico della nostra interiorità, da non volerla ascoltare e ci si ritrova a comportarsi come bambole telecomandate.
Per poi finalmente accorgersi che, la grande bellezza, è tutto ciò che abbiamo dentro di noi, vicino a noi, e quando decideremo di non essere più proiettati chissà dove, lontano, troppo lontano, sarà il momento della vera scoperta .
La grande bellezza potrà avere il volto della sofferenza, che ci insegnerà a capire i nostri errori.
Tutto ciò che ci fa arrabbiare e ci fa sentire delle vittime....Beh, è tutto superabile con un sorriso, con la resa, consapevoli che la nostra vita è un bellissimo viaggio, che ci porterà dove noi desideriamo....Basterà imparare ad arrendersi a lei, senza remarle contro....
In onore dell'essere umano, raccontato con grande sensibilità e magia nel film "La grande bellezza".
E' capire che il bene e il male danzano continuamente insieme in grande armonia, e che nulla è totalmente giusto o totalmente sbagliato...
La grande bellezza è perdersi in un cielo azzurro e resettare ogni pensiero negativo, perché la limpidezza di pensiero è facilitata se alzo gli occhi e vedo luce e assenza di nuvole....
La grande bellezza è godere di un dolce fatto con le mie mani senza nessun ingrediente che abbia leso al mondo animale; la grande bellezza è ascoltare i semplici pensieri dei miei genitori e capire ogni giorno di più quanto gli voglio bene e gli son grata; la grande bellezza è vedere la dolce tenacia di mia sorella nel coltivare le sue passioni; la grande bellezza è ascoltare l'amore che il mio compagno prova per me, ogni giorno....
La grande bellezza è anche nelle persone che non capiamo, e sarà una grande bellezza quando proveremo a farlo, soprattutto per noi stessi...Comprendere che ognuno di noi sta cercando di dare il meglio, anche se concentrato in qualcosa di effimero e superficiale...Spesso si è solo imbottigliati nel traffico della nostra interiorità, da non volerla ascoltare e ci si ritrova a comportarsi come bambole telecomandate.
Per poi finalmente accorgersi che, la grande bellezza, è tutto ciò che abbiamo dentro di noi, vicino a noi, e quando decideremo di non essere più proiettati chissà dove, lontano, troppo lontano, sarà il momento della vera scoperta .
La grande bellezza potrà avere il volto della sofferenza, che ci insegnerà a capire i nostri errori.
Tutto ciò che ci fa arrabbiare e ci fa sentire delle vittime....Beh, è tutto superabile con un sorriso, con la resa, consapevoli che la nostra vita è un bellissimo viaggio, che ci porterà dove noi desideriamo....Basterà imparare ad arrendersi a lei, senza remarle contro....
In onore dell'essere umano, raccontato con grande sensibilità e magia nel film "La grande bellezza".
lunedì 3 marzo 2014
Brioche vegan per iniziare bene la giornata!
Cosa c'è di meglio che sperimentare ricette golose senza prodotti animali?
E se poi la ricetta è facile e con pochi ingredienti? Ancora meglio, no?
Farina integrale, olio evo, lievito di birra, latte di riso, curcuma, uvetta sultanina, ed il gioco è fatto!
Beh, grazie al mio amico Giacomo Pisanu e ai suoi consigli pratici, ogni volta che ne ho voglia cucino queste bellissime brioche vegane!
Se volete sperimentare anche voi....Ecco il blog:
http://cucinanaturalelumen.it/
E se poi la ricetta è facile e con pochi ingredienti? Ancora meglio, no?
Farina integrale, olio evo, lievito di birra, latte di riso, curcuma, uvetta sultanina, ed il gioco è fatto!
Beh, grazie al mio amico Giacomo Pisanu e ai suoi consigli pratici, ogni volta che ne ho voglia cucino queste bellissime brioche vegane!
Se volete sperimentare anche voi....Ecco il blog:
http://cucinanaturalelumen.it/
Dolce Kousmine
Ci sono molteplici scuole nutrizionali, esiste il crudismo, il fruttarianesimo, il veganesimo, il vegetarianesimo, la macrobiotica, l'igienismo....
Esiste anche la dottoressa Kousmine, o meglio, è esistita. Di origine russa, morta nel 1992, si è occupata principalmente della relazione esistente tra cibo e patologie degenerative mettendo a punto un vero e proprio metodo basato su un'alimentazione naturale, sull'igiene intestinale, su supplementi nutrizionali ( quando necessari proprio...), sull'equilibrio acido basico e sulla cura con particolari vaccini.
Essa consigliava l'utilizzo di cibi integrali, non additivati ( biologici o biodinamici), sostenendo che gli additivi chimici producono tossine e che gli alimenti raffinati son privi di energia vitale.
Lei non era vegana, ma dal suo ricettario ho trovato qualcosa che fa anche al caso mio!
La scorsa settimana ho provato un suo dolce, molto semplice, la farinata di farro, con uvette e nocciole.
Vi lascio la ricettina, nel caso decideste di sperimentare, è semplice e golosa:
125 gr. farina integrale di farro bio
1 cucchiaio e mezzo di miele
330 cl di acqua
2 cucchiai di uvetta
50 gr di nocciole
2 cucchiai di olio evo
un pizzico di sale
Stemperate acqua, farina, sale, olio e miele. Lasciate riposare almeno un'oretta. Ungete una teglia larga con pochissimo olio di oliva, versatevi il composto, cospargete la superficie di uvetta e delle nocciole tritate. Infornate in forno a 230° per 10 minuti e a 200 per altri 10 fino a che la superficie sarà ben colorata. E' buono servito caldo, ma anche freddo è delizioso.
Esiste anche la dottoressa Kousmine, o meglio, è esistita. Di origine russa, morta nel 1992, si è occupata principalmente della relazione esistente tra cibo e patologie degenerative mettendo a punto un vero e proprio metodo basato su un'alimentazione naturale, sull'igiene intestinale, su supplementi nutrizionali ( quando necessari proprio...), sull'equilibrio acido basico e sulla cura con particolari vaccini.
Essa consigliava l'utilizzo di cibi integrali, non additivati ( biologici o biodinamici), sostenendo che gli additivi chimici producono tossine e che gli alimenti raffinati son privi di energia vitale.
Lei non era vegana, ma dal suo ricettario ho trovato qualcosa che fa anche al caso mio!
La scorsa settimana ho provato un suo dolce, molto semplice, la farinata di farro, con uvette e nocciole.
Vi lascio la ricettina, nel caso decideste di sperimentare, è semplice e golosa:
125 gr. farina integrale di farro bio
1 cucchiaio e mezzo di miele
330 cl di acqua
2 cucchiai di uvetta
50 gr di nocciole
2 cucchiai di olio evo
un pizzico di sale
Stemperate acqua, farina, sale, olio e miele. Lasciate riposare almeno un'oretta. Ungete una teglia larga con pochissimo olio di oliva, versatevi il composto, cospargete la superficie di uvetta e delle nocciole tritate. Infornate in forno a 230° per 10 minuti e a 200 per altri 10 fino a che la superficie sarà ben colorata. E' buono servito caldo, ma anche freddo è delizioso.
mercoledì 12 febbraio 2014
Riz rouge
Il riso è un cereale che adoro. Non quello bianco però...No, quello è inutile!
Esso proviene si dal riso integrale, ma la pula, la gemma e il farinaccio vengono rimossi e rimane solo il nucleo amidaceo, rendendo il chicco molto povero!
Inoltre il chicco viene lucidato.....Trattamenti su trattamenti, come al solito eliminare quello c'è di buono in un prodotto che madre natura ci dà perfetto, per poi ricorrere alla crusca per mancanza di fibra a causa dell'utilizzo nelle nostre tavole di cereali raffinati....
Comunque, il riso integrale è il mio preferito, ed è pure quello più equilibrato. Appartiene alla famiglia delle graminacee come frumento, avena, orzo e segale. Oltre all'amido contiene proteine, grassi, sali minerali come il silicio, fosforo, potassio, magnesio, fibra grezza e vitamine del gruppo B.
Esso è ottimo per diarrea cronica, urine frequenti e sudorazione abbondante.
Ultimamente utilizzo anche il riso rosso fermentato. E' un semplice riso comune sottoposto a un processo di parziale fermentazione ad opera di un fungo. Questa è una pratica tradizionale cinese che le popolazioni asiatiche utilizzano da secoli per produrre vino, riso e altri alimenti aromatizzati.
Le qualità di questo riso sono molteplici, infatti incide sulla colesterolemia e sulla trigliceridemia. Ha anche effetti antinfiammatori e protegge l'endotelio dei vasi arteriosi.
Utile anche per il diabete e le malattie cardiovascolari. La scorsa sera l'ho provato con un ragù di carote, finocchio, cipollotto, semi di finocchio e di sesamo, tofu sbriciolato e passata di pomodoro ( poca, solo per legare gli ingredienti).
Buono e colorato!
Esso proviene si dal riso integrale, ma la pula, la gemma e il farinaccio vengono rimossi e rimane solo il nucleo amidaceo, rendendo il chicco molto povero!
Inoltre il chicco viene lucidato.....Trattamenti su trattamenti, come al solito eliminare quello c'è di buono in un prodotto che madre natura ci dà perfetto, per poi ricorrere alla crusca per mancanza di fibra a causa dell'utilizzo nelle nostre tavole di cereali raffinati....
Comunque, il riso integrale è il mio preferito, ed è pure quello più equilibrato. Appartiene alla famiglia delle graminacee come frumento, avena, orzo e segale. Oltre all'amido contiene proteine, grassi, sali minerali come il silicio, fosforo, potassio, magnesio, fibra grezza e vitamine del gruppo B.
Esso è ottimo per diarrea cronica, urine frequenti e sudorazione abbondante.
Ultimamente utilizzo anche il riso rosso fermentato. E' un semplice riso comune sottoposto a un processo di parziale fermentazione ad opera di un fungo. Questa è una pratica tradizionale cinese che le popolazioni asiatiche utilizzano da secoli per produrre vino, riso e altri alimenti aromatizzati.
Le qualità di questo riso sono molteplici, infatti incide sulla colesterolemia e sulla trigliceridemia. Ha anche effetti antinfiammatori e protegge l'endotelio dei vasi arteriosi.
Utile anche per il diabete e le malattie cardiovascolari. La scorsa sera l'ho provato con un ragù di carote, finocchio, cipollotto, semi di finocchio e di sesamo, tofu sbriciolato e passata di pomodoro ( poca, solo per legare gli ingredienti).
Buono e colorato!
venerdì 31 gennaio 2014
Rivisito i FALAFEL
I falafel son delle polpette arabe, a base di legumi, fave, ceci, fagioli, con spezie tra cui il cumino,il coriandolo, l' aglio, e poi fritte.
Ecco, ieri sera mi sono cimentata nella loro preparazione, rivisitandola ( stavolta ho tralasciato l'aglio...) e soprattutto realizzandoli nella versione light in forno.
Il risultato è stato positivo, di certo replicherò!
Ricetta per circa 15 falafel:
100 gr. di quinoa biologica
200 gr. di acqua
200 gr. di fagioli cannellini bio
200 gr. di ceci bio
1 cucchiaino di cumino
sale, pepe
una manciata di prezzemolo tritato
1 carota bio
1 porro bio
1/2 finocchio
Olio evo bio
farina di ceci
Fare cuocere la quinoa finchè non si assorbe tutta l'acqua con una presa di sale grosso integrale.
Nel frattempo tritare nel mixer la carota, il prezzemolo, il porro, il mezzo finocchio, i fagioli e i ceci.
Mettere tutto in un recipiente e mescolare con sale, pepe, e cumino.
Dopodichè, quando la quinoa sarà pronta, metterla nel mixer e tritarla. Aggiungerla al composto e mettere il tutto in frigo per mezzora.
Trascorso il tempo, accendete il forno a 180° gradi, prendete una teglia dove avrete distribuito l'olio di oliva, formate delle palline non troppo piccole che impanerete nella farina di ceci.
Distribuire le polpette sulla placca forno e infornare per circa mezzora, girando le polpette quando dorate circa a metà cottura ( in caso alzate la temperatura a 200°).
Buon appetito!
Ecco, ieri sera mi sono cimentata nella loro preparazione, rivisitandola ( stavolta ho tralasciato l'aglio...) e soprattutto realizzandoli nella versione light in forno.
Il risultato è stato positivo, di certo replicherò!
100 gr. di quinoa biologica
200 gr. di acqua
200 gr. di fagioli cannellini bio
200 gr. di ceci bio
1 cucchiaino di cumino
sale, pepe
una manciata di prezzemolo tritato
1 carota bio
1 porro bio
1/2 finocchio
Olio evo bio
farina di ceci
Fare cuocere la quinoa finchè non si assorbe tutta l'acqua con una presa di sale grosso integrale.
Nel frattempo tritare nel mixer la carota, il prezzemolo, il porro, il mezzo finocchio, i fagioli e i ceci.
Mettere tutto in un recipiente e mescolare con sale, pepe, e cumino.
Dopodichè, quando la quinoa sarà pronta, metterla nel mixer e tritarla. Aggiungerla al composto e mettere il tutto in frigo per mezzora.
Trascorso il tempo, accendete il forno a 180° gradi, prendete una teglia dove avrete distribuito l'olio di oliva, formate delle palline non troppo piccole che impanerete nella farina di ceci.
Distribuire le polpette sulla placca forno e infornare per circa mezzora, girando le polpette quando dorate circa a metà cottura ( in caso alzate la temperatura a 200°).
Buon appetito!
martedì 28 gennaio 2014
Ape vegan
In questi giorni di rinuncia, mi rendo conto che faccio di tutto per sostenere il mio palato in modo diverso. Ed il salato è il gusto che prevale.
Ieri sera la coccola è stata con crackers e patè....Ma tutto rigorosamente sfornato e preparato da me!
Lascio la ricettina dei crachers, magari sperimenterete anche voi!
Crackers:
300 gr di farina integrale ( o anche di farro, diventano più croccanti)
1/2 cucchiaino di paprika dolce
2 cucchiaini di curcuma
due prese di sale
erbette a piacere ( io stavolta ho messo solo il rosmarino)
un po' di pepe
due manciate di semi di sesamo
70 gr di olio evo
50 gr di acqua ( circa ma vedete un po' quando l'impasto è bello morbido)
50 gr di vino bianco
Lasciate riposare il composto ottenuto x 15 minuti, poi stendete sottile e tagliate con la rotella dei cubotti.
Infornate a 180 ° per 15/20 minuti
( ispirazione dal sito www.greenme.it)
Ieri sera la coccola è stata con crackers e patè....Ma tutto rigorosamente sfornato e preparato da me!
Lascio la ricettina dei crachers, magari sperimenterete anche voi!
Crackers:
300 gr di farina integrale ( o anche di farro, diventano più croccanti)
1/2 cucchiaino di paprika dolce
2 cucchiaini di curcuma
due prese di sale
erbette a piacere ( io stavolta ho messo solo il rosmarino)
un po' di pepe
due manciate di semi di sesamo
70 gr di olio evo
50 gr di acqua ( circa ma vedete un po' quando l'impasto è bello morbido)
50 gr di vino bianco
Lasciate riposare il composto ottenuto x 15 minuti, poi stendete sottile e tagliate con la rotella dei cubotti.
Infornate a 180 ° per 15/20 minuti
( ispirazione dal sito www.greenme.it)
sabato 25 gennaio 2014
Il "Dolce" è sovrano
In questi giorni ho fatto un "fioretto".
Rinunciare per ben 30 giorni ai dolci.
Ma chi me lo fa fare, vi chiederete.....E' periodo di frittelle, di crostoli, la mamma mi tenta preparando la tenerina, il tiramisù......Ed io soffro senza accontentare il mio palato.
Si, ci provo perché scopro ogni giorno di più come le scelte alimentari sono collegate a tutti gli altri settori della nostra vita.
Scopro che se fatico a mangiare un alimento e mi sforzo invece per farlo , rinforzo anche la mia capacità di accettare le esperienze che la vita mi pone davanti.
E' un lavoro, a volte difficile, ma chi ama mettersi alla prova ed evolversi in qualche modo...Beh, di certo dopo questo tipo di esercizio sarà fiero di sé stesso.
Ho voluto però rinunciare al mio gusto prediletto, il DOLCE.
Sin da piccola ho sempre avuto un'attrazione smodata per lo zucchero, scopro poi che deleterio, quindi riduco...E divento appassionata di cucina vegana, che lo zucchero ( se fatta bene...) manco lo vede col binocolo. Mi rendo conto che non è tanto il gusto esageratamente dolce che fa la differenza. I dolci sono buoni anche dolcificati con la frutta secca, con il malto, quindi dov'è l'inghippo? La mia testa a cosa è affezionata? Solo ed esclusivamente alla visione della dolcezza che una torta può contenere, sete di affetto, di coccole, (che molte volte non riusciamo a ricercare all'esterno di noi stessi, quasi volessimo arrangiarci in tutto, senza chiedere mai all'altro ) che però riesco a farmi comunque anche con queste modifiche alle ricette.
Forse anche di più, perché son coccole senza sensi di colpa.
Il dolce lo amo anche perché sento di averne bisogno nella vita per affrontare i cambiamenti, le trasformazioni. Il dolce in medicina cinese è legato all'elemento Terra che si trova al centro degli altri 4 elementi . E' l'elemento della riflessione, della stabilità, della solidità.
Ma quando non è in equilibrio, ecco che tutto inizia a stagnare. Pensieri circolari, rimuginazioni, blocchi, anche fisici......Col dolce riesco ad aiutare la trasformazione, permette il rilassamento, l'armonia.
Quanto di ciò che viviamo a livello mentale intacca il nostro corpo? TUTTO.
Si, tutto. La nostra parte spirituale inizia a percepire il disagio, passa al nostro mentale, alla nostra parte emozionale, ed ecco che alla fine i nodi vengono al pettine sul nostro piano fisico. Il nostro corpo non mente mai, tutto ciò che non digeriamo, che non accettiamo, non eliminiamo, non assorbiamo, torna là, come un boomerang. Nel nostro corpo, nella nostra parte più concreta.
Ma tornando al dolce per aiutare anche i momenti di trasformazione intendo il dolce naturale, i cereali, non certo i bignè!
Io per esempio, sono una persona che fatica ad adattarsi alle esperienze della vita.
Accettare, cambiare, è sempre così complicato....Nell'ultimo periodo le difficoltà si stanno riducendo. Le preoccupazione sono sempre meno mie alleate, e il senso di pace fa sempre più parte delle mia persona.
Per soddisfare il mio inizio di giornata con un'ottima colazione, oggi mi son preparata un frullato denso di mela, con latte di soia, cannella e mandorle. Sopra, una bella spolverata di cannella e qualche seme di girasole e di lino. Et voilà!
Buona giornata!
Rinunciare per ben 30 giorni ai dolci.
Ma chi me lo fa fare, vi chiederete.....E' periodo di frittelle, di crostoli, la mamma mi tenta preparando la tenerina, il tiramisù......Ed io soffro senza accontentare il mio palato.
Si, ci provo perché scopro ogni giorno di più come le scelte alimentari sono collegate a tutti gli altri settori della nostra vita.
Scopro che se fatico a mangiare un alimento e mi sforzo invece per farlo , rinforzo anche la mia capacità di accettare le esperienze che la vita mi pone davanti.
E' un lavoro, a volte difficile, ma chi ama mettersi alla prova ed evolversi in qualche modo...Beh, di certo dopo questo tipo di esercizio sarà fiero di sé stesso.
Ho voluto però rinunciare al mio gusto prediletto, il DOLCE.
Sin da piccola ho sempre avuto un'attrazione smodata per lo zucchero, scopro poi che deleterio, quindi riduco...E divento appassionata di cucina vegana, che lo zucchero ( se fatta bene...) manco lo vede col binocolo. Mi rendo conto che non è tanto il gusto esageratamente dolce che fa la differenza. I dolci sono buoni anche dolcificati con la frutta secca, con il malto, quindi dov'è l'inghippo? La mia testa a cosa è affezionata? Solo ed esclusivamente alla visione della dolcezza che una torta può contenere, sete di affetto, di coccole, (che molte volte non riusciamo a ricercare all'esterno di noi stessi, quasi volessimo arrangiarci in tutto, senza chiedere mai all'altro ) che però riesco a farmi comunque anche con queste modifiche alle ricette.
Forse anche di più, perché son coccole senza sensi di colpa.
Il dolce lo amo anche perché sento di averne bisogno nella vita per affrontare i cambiamenti, le trasformazioni. Il dolce in medicina cinese è legato all'elemento Terra che si trova al centro degli altri 4 elementi . E' l'elemento della riflessione, della stabilità, della solidità.
Ma quando non è in equilibrio, ecco che tutto inizia a stagnare. Pensieri circolari, rimuginazioni, blocchi, anche fisici......Col dolce riesco ad aiutare la trasformazione, permette il rilassamento, l'armonia.
Quanto di ciò che viviamo a livello mentale intacca il nostro corpo? TUTTO.
Si, tutto. La nostra parte spirituale inizia a percepire il disagio, passa al nostro mentale, alla nostra parte emozionale, ed ecco che alla fine i nodi vengono al pettine sul nostro piano fisico. Il nostro corpo non mente mai, tutto ciò che non digeriamo, che non accettiamo, non eliminiamo, non assorbiamo, torna là, come un boomerang. Nel nostro corpo, nella nostra parte più concreta.
Ma tornando al dolce per aiutare anche i momenti di trasformazione intendo il dolce naturale, i cereali, non certo i bignè!
Io per esempio, sono una persona che fatica ad adattarsi alle esperienze della vita.
Accettare, cambiare, è sempre così complicato....Nell'ultimo periodo le difficoltà si stanno riducendo. Le preoccupazione sono sempre meno mie alleate, e il senso di pace fa sempre più parte delle mia persona.
Per soddisfare il mio inizio di giornata con un'ottima colazione, oggi mi son preparata un frullato denso di mela, con latte di soia, cannella e mandorle. Sopra, una bella spolverata di cannella e qualche seme di girasole e di lino. Et voilà!
Buona giornata!
giovedì 16 gennaio 2014
Pause rinfrancanti....
" Ho deciso
di perdermi nel mondo
anche se sprofondo
lascio che le cose
mi portino altrove
non importa dove
non importa dove..."
E' da ieri che ho in testa questa bellissima canzone dei Bluvertigo.
In passato li ho prima odiati, poi amati, ora alle volte mi risuonano in testa e mi accompagnano per intere giornate. Fatto stà, che questa frase me la sento cucita addosso in questi giorni....
Son giorni di passaggio, giorni in cui vedo il mio passato scorrere via, e venire proiettata in un presente ( e futuro ) diverso....
Allora, siccome tra un impegno ed un altro non riuscirei a sfogare la mia creatività sulle tele come in passato, mi dedico alla cucina vegana, che mi sta dando tantissime soddisfazioni!
Oggi per la merenda mi son preparata i cookies vegani, e il risultato è molto vicino all'originale!
Per circa 20 Cookies:
2 tazze di farina integrale biologica
mezza tazza di mascobado ( o zucchero integrale)
mezza tazza di olio di riso
2 cucchiaini di lievito biologico
mezza tazza di gocce di cioccolato
cannella a piacere
1 cucchiaino di caffè
una bustina di vanillina
circa mezza tazza di acqua
Accendere il fuoco a 180°, mescolare tutti gli ingredienti secchi e poi aggiungere i liquidi. Mettere nella teglia da forno carta forno e formare delle palline ( schiacciandole un pò ).
Infornare per 15 minuti.....E servire!
Accompagnati ad un tè caldo o ad una tazza di latte di riso, sono una delizia!
di perdermi nel mondo
anche se sprofondo
lascio che le cose
mi portino altrove
non importa dove
non importa dove..."
E' da ieri che ho in testa questa bellissima canzone dei Bluvertigo.
In passato li ho prima odiati, poi amati, ora alle volte mi risuonano in testa e mi accompagnano per intere giornate. Fatto stà, che questa frase me la sento cucita addosso in questi giorni....
Son giorni di passaggio, giorni in cui vedo il mio passato scorrere via, e venire proiettata in un presente ( e futuro ) diverso....
Allora, siccome tra un impegno ed un altro non riuscirei a sfogare la mia creatività sulle tele come in passato, mi dedico alla cucina vegana, che mi sta dando tantissime soddisfazioni!
Oggi per la merenda mi son preparata i cookies vegani, e il risultato è molto vicino all'originale!
Per circa 20 Cookies:
2 tazze di farina integrale biologica
mezza tazza di mascobado ( o zucchero integrale)
mezza tazza di olio di riso
2 cucchiaini di lievito biologico
mezza tazza di gocce di cioccolato
cannella a piacere
1 cucchiaino di caffè
una bustina di vanillina
circa mezza tazza di acqua
Accendere il fuoco a 180°, mescolare tutti gli ingredienti secchi e poi aggiungere i liquidi. Mettere nella teglia da forno carta forno e formare delle palline ( schiacciandole un pò ).
Infornare per 15 minuti.....E servire!
Accompagnati ad un tè caldo o ad una tazza di latte di riso, sono una delizia!
venerdì 10 gennaio 2014
Dolcezza e tenerezza vegan
Oggi è una giornata ( come tante ) dedicate allo studio.
Ma non riesco a nutrire solo il mio cervello.....La camminata in mezzo alle campagne del mio piccolo paese mi ha aiutata a distendermi, a svuotare la mente ( non troppo, che non si sa mai..), ascoltando i pochi uccelli, i pochi guaiti in lontananza....Adoro questa fredda e umida solitudine.
Però, quando torno tra le mie calde mura domestiche, sento desiderio di coccolare il mio stomaco..E cosa c'è di meglio di un buonissimo dolce, naturalmente vegano?
Si, ormai da un pò sono ( quasi completamente) vegana. E non avrei mai pensato a quante leccornie si possono comunque cucinare anche così!
Vi lascio la ricetta, magari decidete di provarla, e vi assicuro che vi sorprenderà!
Ingredienti:
200 gr. di Farina di farro
50 gr. di fecola di patate
1/2 bustina di lievito biologico
100 gr. di cacao amaro
100 gr. di farina di cocco
140 gr. sciroppo di riso
120 gr. olio di riso ( o di mais)
220 gr. di acqua
Prendere tutti gli ingredienti secchi e mescolateli a quelli liquidi.
L'impasto dovrà risultare morbido. Trasferite il tutto in una teglia rivestita con carta forno e ponete in forno a 180° per 40 minuti. Sfornate la delizia!
E.....Buon appetito!
Ma non riesco a nutrire solo il mio cervello.....La camminata in mezzo alle campagne del mio piccolo paese mi ha aiutata a distendermi, a svuotare la mente ( non troppo, che non si sa mai..), ascoltando i pochi uccelli, i pochi guaiti in lontananza....Adoro questa fredda e umida solitudine.
Però, quando torno tra le mie calde mura domestiche, sento desiderio di coccolare il mio stomaco..E cosa c'è di meglio di un buonissimo dolce, naturalmente vegano?
Si, ormai da un pò sono ( quasi completamente) vegana. E non avrei mai pensato a quante leccornie si possono comunque cucinare anche così!
Vi lascio la ricetta, magari decidete di provarla, e vi assicuro che vi sorprenderà!
Ingredienti:
200 gr. di Farina di farro
50 gr. di fecola di patate
1/2 bustina di lievito biologico
100 gr. di cacao amaro
100 gr. di farina di cocco
140 gr. sciroppo di riso
120 gr. olio di riso ( o di mais)
220 gr. di acqua
Prendere tutti gli ingredienti secchi e mescolateli a quelli liquidi.
L'impasto dovrà risultare morbido. Trasferite il tutto in una teglia rivestita con carta forno e ponete in forno a 180° per 40 minuti. Sfornate la delizia!
E.....Buon appetito!
mercoledì 8 gennaio 2014
Scelgo la salute
Oggi ho deciso che "La natura nel cassetto" è troppo selettivo per ciò che sto vivendo ora.
Il cassetto si è aperto, anzi, è esploso, portandomi dritto in altre strade, consegnandomi altre idee, altre consapevolezze.
Stamattina ragionavo sul tema della sperimentazione animale, così denigrata da noi animalisti.
E su come gli animalisti vengono denigrati da chi dice di intendersi di scienza.
Quindi? Dove sta la verità?
In passato avrei detto di certo che il mio (e non solo) punto di vista fosse quello corretto, senza ombra di dubbio. Oggi, anche se in cuor mio la penso ancora così, sono disposta a cercare una verità nel mezzo. Una verità che mi faccia credere che per alcuni casi difficili, speciali, la sperimentazione animale, forse, si dimostra utile.
Ma la mia vita si fonda su principi diversi. Sulla certezza che per produrre salute ci devo mettere del MIO, e non affidarmi al caso e poi decidere che col farmaco sperimentato sul povero animale la ritroverò.
Produrre salute significa vivere in un determinato modo.
Significa fare innanzitutto scelte che non ledano l'altro, uomo o animale, non ha importanza. Ricordiamoci sempre che come è nel piccolo, così è nel grande, microcosmo come macrocosmo.
Consapevoli di questo, potremmo anche decidere che mangiando in un determinato modo la salute probabilmente sarà dalla nostra parte, e magari anche pensando in un certo modo.
Ecco, i pensieri, questi sono sempre difficili da gestire, e carichi di responsabilità per la nostra ipotetica mancanza di salute.
Pensieri, emozioni, ansie, insoddisfazioni, paure.....
Forse se ogni giorno ci impegnassimo a responsabilizzare noi stessi per ciò che stiamo raccogliendo, se riuscissimo a sostenere una febbre senza ingozzarci di medicine, se riuscissimo a sopportare i dolori, a fermarci quando necessario dalla nostra folle corsa verso il successo, la fama, o chissà altro...Beh, riusciremmo a produrre un'estrema salute, per noi e per il mondo.
Meno richiesta di farmaci, meno sperimentazioni sugli animali.
Meno richiesta di carne, meno allevamenti intensivi.
Meno richiesta di pellicce, meno allevamenti di pellicce.
Più uova biologiche, più permettiamo anche alle galline di vivere meglio.
Più controllo sul packaging del cosmetico che decido di acquistare, meno sperimentazione animale per un mascara, o un ombretto.
Non è così difficile o impossibile. Basterebbe seguire il cuore e partire da noi, sapendo che possiamo scegliere e che, davvero, la nostra scelta condizionerà la nostra vita e quella degli altri.
Le scelte costruiscono la nostra società, e molte scelte sbagliate hanno costruito il mondo in cui viviamo. Ora sta a noi decidere di renderlo migliore.
Tutto ciò ci permetterebbe di ottenere un bel po' di benessere. Perché se sò che il mio modo di vivere non comporta sofferenza all'altro, sarà un gran bel modo di esistere.
Crisi compresa.
Il cassetto si è aperto, anzi, è esploso, portandomi dritto in altre strade, consegnandomi altre idee, altre consapevolezze.
Stamattina ragionavo sul tema della sperimentazione animale, così denigrata da noi animalisti.
E su come gli animalisti vengono denigrati da chi dice di intendersi di scienza.
Quindi? Dove sta la verità?
In passato avrei detto di certo che il mio (e non solo) punto di vista fosse quello corretto, senza ombra di dubbio. Oggi, anche se in cuor mio la penso ancora così, sono disposta a cercare una verità nel mezzo. Una verità che mi faccia credere che per alcuni casi difficili, speciali, la sperimentazione animale, forse, si dimostra utile.
Ma la mia vita si fonda su principi diversi. Sulla certezza che per produrre salute ci devo mettere del MIO, e non affidarmi al caso e poi decidere che col farmaco sperimentato sul povero animale la ritroverò.
Produrre salute significa vivere in un determinato modo.
Significa fare innanzitutto scelte che non ledano l'altro, uomo o animale, non ha importanza. Ricordiamoci sempre che come è nel piccolo, così è nel grande, microcosmo come macrocosmo.
Consapevoli di questo, potremmo anche decidere che mangiando in un determinato modo la salute probabilmente sarà dalla nostra parte, e magari anche pensando in un certo modo.
Ecco, i pensieri, questi sono sempre difficili da gestire, e carichi di responsabilità per la nostra ipotetica mancanza di salute.
Pensieri, emozioni, ansie, insoddisfazioni, paure.....
Forse se ogni giorno ci impegnassimo a responsabilizzare noi stessi per ciò che stiamo raccogliendo, se riuscissimo a sostenere una febbre senza ingozzarci di medicine, se riuscissimo a sopportare i dolori, a fermarci quando necessario dalla nostra folle corsa verso il successo, la fama, o chissà altro...Beh, riusciremmo a produrre un'estrema salute, per noi e per il mondo.
Meno richiesta di farmaci, meno sperimentazioni sugli animali.
Meno richiesta di carne, meno allevamenti intensivi.
Meno richiesta di pellicce, meno allevamenti di pellicce.
Più uova biologiche, più permettiamo anche alle galline di vivere meglio.
Più controllo sul packaging del cosmetico che decido di acquistare, meno sperimentazione animale per un mascara, o un ombretto.
Non è così difficile o impossibile. Basterebbe seguire il cuore e partire da noi, sapendo che possiamo scegliere e che, davvero, la nostra scelta condizionerà la nostra vita e quella degli altri.
Le scelte costruiscono la nostra società, e molte scelte sbagliate hanno costruito il mondo in cui viviamo. Ora sta a noi decidere di renderlo migliore.
Tutto ciò ci permetterebbe di ottenere un bel po' di benessere. Perché se sò che il mio modo di vivere non comporta sofferenza all'altro, sarà un gran bel modo di esistere.
Crisi compresa.
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